Per far ripartire l’economia dopo l’emergenza virus è necessario mettere in campo tutte le iniziative, compresa una moneta complementare comunale, come chiede anche l’ANCI

Il M5S Forlivese tramite i propri portavoce consiliari, Simone Benini e Daniele Vergini, ha presentato una mozione in merito all’introduzione di una moneta complementare comunale.

“In pochi sanno che ANCI negli scorsi anni aveva proposto di sperimentare la moneta complementare proprio nel Comune di Forlì, iniziativa purtroppo mai pubblicizzata dalla precedente amministrazione o dai media locali, non ne erano mai stati informati nemmeno i consiglieri comunali! Tramite ART-ER, la società consortile per la crescita sostenibile attraverso lo sviluppo dell’innovazione, la Regione aveva individuando il circuito Liberex come quello da utilizzare, una replica emiliano-romagnola dell’esperienza sarda del circuito Sardex, uno dei più efficaci e studiati non solo a livello italiano ma anche internazionale”, spiegano i pentastellati.

“Coerentemente con il nostro programma delle scorse elezioni comunali, dove il gruppo di lavoro del nostro Meetup aveva individuato anche le monete complementari come mezzo per risollevare l’economia locale, ci sentiamo in dovere di riproporlo ora, perchè in questo periodo diventa ancora più impellente l’adozione di questa misura, vista la sfida economica epocale a cui la pandemia da Covid 19 ci ha messo di fronte”.

“Non è necessario aderire per forza a Liberex, ma chiediamo di avviare un percorso condiviso di discussione nelle commissioni consiliari, alla presenza anche di eventuali esperti, delle associazioni di categoria e di tutti i portatori di interesse, per capire come attuare questa sperimentazione. In questo momento di forte crisi di domanda effettiva, che ricordiamo è legata sì ai bisogni reali ma anche alla concreta disponibilità a spendere il denaro che si ha, è evidente che ci sia necessità impellente di uno stimolo all’economia, soprattutto locale, e le monete complementari aiutano ad aumentare la disponibilità di spesa, e quindi della domanda, all’interno del territorio”.

“La moneta complementare non è nulla di strano ma un patto tra famiglie ed imprese per trattenere e far circolare la ricchezza nei propri territori, un atto di solidarietà concreta per ridurre i prezzi senza diminuire i redditi. Si tratta in pratica di un sistema di “buoni sconto” che affianca la moneta legale, e si esplicita nello sconto che viene fatto su un bene o su un servizio, spendibile solo all’interno di un circuito strettamente locale”.

“Abbiamo sempre creduto in questa iniziativa, forti del fatto che molti sindaci innovatori l’hanno già adottata o sono in procinto di farlo. Quindi è giunto il momento di farla partire anche nella nostra città, questa nuova amministrazione deve farlo se vuole dimostrare di essere veramente innovativa e in discontinuità con la precedente”, concludono Benini e Vergini.

 

Mercatone Uno: Forlì segua l’esempio di Imola con aiuti ai dipendenti in difficoltà

La grave situazione di crisi dell’azienda Mercatone Uno è ormai sotto gli occhi di tutti e coinvolge anche la nostra città perchè molti lavoratori dello stabilimento di Bertinoro sono residenti a Forlì, riteniamo quindi molto importante seguire l’esempio del comune 5 Stelle di Imola che ha previsto aiuti ai dipendenti in difficoltà residenti nel suo territorio.

Pur consapevoli che la nuova giunta di Forlì deve ancora insediarsi, chiediamo al sindaco Zattini di dimostrare nei fatti la volontà di cambiamento più volte dichiarata in campagna elettorale, attivando al più presto gli uffici comunali in questo senso per definire, in collaborazione con le organizzazioni sindacali del nostro territorio, una serie di agevolazioni nei confronti dei dipendenti dell’azienda, in modo simile a quanto fatto a Imola con la sospensione della tassa dei rifiuti per il 2019 e la riduzione delle rette per refezione scolastica, sono piccoli provvedimenti che però possono rappresentare un aiuto concreto per i dipendenti della società che oggi si ritrovano senza lavoro e in attesa di poter accedere agli ammortizzatori sociali. Un protocollo che in futuro sarebbe equo estendere a tutte le situazioni di crisi aziendali sul territorio comunale.

Sarebbe un bel segnale deliberare questa iniziativa già nel primo Consiglio Comunale di questo mandato o comunque nel primo consiglio utile.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali M5S Forlì

Clicca qui per la sintesi dell’iniziativa assunta dal comune di Imola

 

M5S in tour nelle eccellenze cooperative del territorio. Vergini e Zullo in visita a CavaRei e C.T.A.

L’europarlamentare Marco Zullo insieme a Daniele Vergini candidato Sindaco a Forlì hanno visitato, grazie alla disponibilità di Confcooperative Forli-Cesena, alcune realtà imprenditoriali fra le più significative nei settori agroalimentare e sociale.

“Riteniamo che per dare delle risposte alle esigenze di cittadini e imprese sia necessario prima conoscere e toccare con mano le eccellenze del territorio. Oggi abbiamo visitato due di queste eccellenze, si tratta di realtà che meritano di essere valorizzate, prese come esempio e replicate”.

“La cooperativa CavaRei – spiega Daniele Vergini, candidato sindaco del M5S Forlì – è un esempio virtuoso di come sia possibile concretizzare principi a noi cari come l’inclusione sociale, l’innovazione tecnologica, e l’economia circolare, il tutto concentrato in un’unica struttura realizzata con tecniche di bioedilizia e con una progettazione partecipata dai cittadini, ringraziamo la presidente Maurizia Squarzi e il Direttore di Confcooperative Mirco Coriaci per averci mostrato come funziona questa meravigliosa realtà”.

“Nel visitare la Cooperativa Territorio Ambiente di Premilcuore abbiamo conosciuto un’azienda agricola attenta all’ambiente che ha anche rilevato la “storica” Bottega di Sadurano di Forlì per la vendita dei propri prodotti a Km0”. Nell’ampio confronto e scambio di opinioni con Mauro Neri, presidente di C.T.A. e di Confcooperative Forlì-Cesena, l’europarlamentare M5S Marco Zullo ha sottolineato che “l’agricoltura che vuole il Movimento 5 Stelle, non è quella di pochi grandi produttori che poggiano la propria forza nei grandi numeri, ma è quella diffusa che lascia spazio ai piccoli, alla qualità, alle produzioni locali come questa realtà così dinamica e aperta all’innovazione. Una agricoltura sana e sostenibile, che aiuta a combattere il cambiamento climatico, che rispetta la biodiversità e l’ambiente e che si rinnova con la vendita diretta sul web, settore questo che deve essere favorito”.

“Abbiamo infine visitato anche la cooperativa “di comunità” di San Zeno, un esperimento riuscito di innovazione sociale che ha contribuito a rivitalizzare la piccola frazione di Galeata”.

Movimento 5 Stelle Forlì

 

Un ponte su Roma per portare in Parlamento e al Governo le problematiche del territorio

“Un ponte su Roma, affinché le problematiche e le criticità che incontrano i professionisti e le imprese forlivesi trovino un interlocutore in Parlamento ed al Governo”. E’ quanto emerso dal convegno “Lavoro, Impresa e Professione in Italia”, organizzato dal M5S di Forlì, che si è svolto venerdì sera, al Salone comunale. Un confronto aperto e costruttivo al quale sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti delle associazioni di categoria di Forlì. Tante le domande poste dai cittadini ai relatori: Manuela Sangiorgi, sindaco di Imola; Carlo De Girolamo, giurista docente universitario e deputato del M5S; Ricky Salvatore Lantino, docente di fiscalità internazionale; Valerio Tacchini, notaio e consigliere del Mibact; moderatore dell’incontro, Carla Franchini, vicesegretario comunale.
Meno burocrazia, sforbiciata a leggi e leggine inutili, più aiuti a chi crea lavoro: ecco l’obiettivo del M5S, forza di Governo. Perché è ora che professionisti, partite iva e imprese possano svolgere il proprio lavoro liberi da vincoli e impedimenti, senza più uno Stato “nemico”, come accaduto in questi ultimi venti anni di governi di centrodestra e di centrosinistra, ma con uno Stato finalmente “amico”, che sappia rimuovere gli ostacoli.
Sottolinea il sindaco di Imola, Manuela Sangiorgi: “Gli amministratori che propone il M5S hanno come obiettivo prioritario quello di soppiantare vecchi schemi, dietrologie e inciuci di una vecchia classe politica che ha perso completamente il contatto con i problemi reali e quotidiani dei cittadini. La partecipazione, la preparazione e l’umiltà, caratteristiche finalizzate a migliorare la qualità della vita di tutti, sono le cose essenziali che chiedono i cittadini alla politica e che solo il M5S può garantire. Per trovare soluzioni ai problemi”. E aggiunge il deputato Carlo De Girolamo: “Le sfide che il futuro ci pone nell’ambito del lavoro e delle professioni passano inevitabilmente per una revisione dei sistemi di governance del mercato del lavoro ed un aumento degli investimenti in nuove tecnologie e formazione. L’evoluzione dei processi innovativi non deve spaventare, ma, anzi, tanto più si riuscirà a cogliere le sfide che questi ci pongono, tanto più la nostra società saprà, finalmente, compiere quei passi coraggiosi che numeri e bilanci spesso tentano di frenare”. Spiega il notaio Valerio Tacchini, consigliere del Mibact: “In un mondo che cambia, anche le professioni devono cambiare. E la mia, in particolare, se saprà innovarsi nella forma e nella comunicazione, utilizzando gli strumenti digitali, avrà grande futuro e potrà traghettare il Paese collocandosi come attore principale nel sistema”. Ed il docente Salvatore Lantino conclude: “Il futuro è già presente. Il nostro futuro non è domani, è oggi. E dobbiamo governarlo: noi cittadini impegnandoci in prima persona, e lo Stato. Quello Stato che, finalmente, dopo decenni, sta ricominciando a fare gli interessi della gente e non quelli dei poteri forti e della finanza”.

 

#Fuoridall€uro: cosa accade?

Anche a Forlì il Movimento 5 Stelle sta raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare costituzionale che punta all’approvazione di un referendum consultivo sull’uscita dall’Euro. Il numero minimo necessario di 50.000 firme in sei mesi è stato raggiunto già nel primo week end di raccolta, ma il vero obiettivo dichiarato dal M5S è di raggiungere almeno un milione di firme a livello nazionale, soltanto a Forlì ne sono state già raccolte in tre mesi circa 500.

Questo referendum era uno dei punti del programma elettorale M5S per le Europee 2014; il disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare punta esplicitamente all’adozione di una nuova moneta nell’ordinamento nazionale in sostituzione dell’Euro. Ma in cosa consiste questa legge? E cosa potrebbe accadere se la maggioranza degli italiani si dichiarerà favorevole all’uscita dall’euro?

A questi e ad altri quesiti risponderà Andrea Delbianco, professionista del settore bancario appassionato di materie economiche; l’evento “#Fuori dall’Euro. Cosa accade?”, organizzato dal Movimento 5 Stelle di Forlì, si terrà sabato 7 marzo alle ore 17:30 nella saletta della Banca di Forlì, via Bruni 2. L’incontro, aperto al pubblico, è rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolar modo proprio a chi è scettico sulla necessità di una uscita dall’Euro. Ampio spazio sarà concesso alle domande del pubblico presente e sarà ovviamente possibile anche firmare. Ricordiamo che è possibile firmare, oltre che ogni sabato al banchetto M5S in piazza Saffi, anche presso l’ufficio URP di Forlì e gli uffici anagrafe dei comuni limitrofi di Castrocaro e Predappio.

 

Follì libela (Forlì libera)

La chiusura di una decina di centri massaggi gestiti da cinesi a Forlì è una notizia che non deve passare inosservata. Queste attività da sempre guardate con tolleranza divertita dalla cittadinanza, pur sapendo che celavano rapporti sessuali a pagamento, vanno estirpate con ogni mezzo.
Intendiamoci, non per motivi morali, ma perché le donne che vi lavorano spesso sono ricattate e trattenute con mezzi illegali. Questi lavori di facciata sono il paravento di altre attività illegali che in silenzio crescono sino a consolidare nel territorio una delinquenza organizzata pericolosissima.
La comunità cinese è per sua natura poco propensa all’integrazione, anche se naturalmente vi sono molte eccezioni, ma quando qualcuno dei suoi componenti introducono elementi di illegalità nelle loro attività diventano seriamente pericolosi per una società liberale come la nostra.
E’ una verità inconfutabile e sotto gli occhi di tutti come l’ingresso delle aziende cinesi nel settore del mobile imbottito abbia azzerato un settore che offriva lavoro a migliaia di Forlivesi.
La concorrenza fatta a colpi di operai schiavizzati e il non rispetto delle minime regole sindacali ha massacrato gli imprenditori onesti. Il M5S non teme di essere per questo accusato di razzismo, noi stiamo dalla parte degli onesti e di chi segue le regole; quando saremo al governo della città non si concederanno licenze per attività ambigue e si toglieranno i pannelli oscuranti dalle finestre dei capannoni.
A partire da metà degli anni ’90 mafie e corruzione organizzata sono entrate prepotentemente nel nostro quotidiano, non voltiamo lo sguardo da altre parti, riprendiamoci il nostro territorio.

Movimento 5 Stelle Forlì