Secondo quali norme il Comune ha elargito 6.000 euro per la cerimonia di ordinazione a vescovo di Don Erio?!

Il Comune di Forlì ha “sborsato” 6.000 euro per la cerimonia di nomina di mons. Erio Castellucci a vescovo di Modena-Nonantola del 12 settembre scorso. I Consiglieri Comunali del MoVimento 5 Stelle Forlì Daniele Vergini e Simone Benini hanno presentato un’interrogazione al fine di conoscere per quale motivo e secondo quale normativa la cifra è stata impegnata nel bilancio comunale per questa iniziativa promossa dalla diocesi di Forlì-Bertinoro. La domanda verrà posta direttamente al sindaco Davide Drei nella seduta del consiglio comunale del 6 ottobre. Si parla di un impegno di spesa di 6.000 euro, soldi dei cittadini, corrisposti direttamente all’Ente Fiera di Forlì SpA a parziale copertura dei costi organizzativi dell’evento legati all’affitto dei locali del Palafiera che in totale sarebbero ammontati a 18.000 euro iva esclusa. “La Giunta avrebbe deciso questa erogazione nella seduta di giunta del 10 settembre, ovvero due giorni prima dell’evento religioso. Ma questa delibera non esisteva fino ad un’ora prima della nostra richiesta, né sull’albo pretorio né sul protocollo informatico del Comune, solo dopo è ‘miracolosamente’ comparsa!”: evidenziano i due consiglieri pentastellati. La figura del Vescovo è riconosciuta in un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri come autorità che riveste carica pubblica: a questa giustificazione si appellano i funzionari del Comune nella determina firmata dal Direttore Generale Vittorio Severi. Ma Daniele Vergini e Simone Benini ricordano però come il decreto che lo stesso Severi indica per legittimare la spesa riguardi solo l’ “ordine di precedenza” nel protocollo cerimoniale di eventi istituzionali come parate o simili e non vi è alcun riferimento alla possibilità di destinare soldi pubblici a manifestazioni organizzate da terzi, materia regolata invece da un apposito regolamento comunale su patrocini e altri contributi economici, in questo caso nemmeno minimamente citato. “Ricordiamo – concludono i consiglieri pentastellati – che in consiglio è in agenda anche la nostra proposta di creare un fondo per la spesa corrente degli istituti scolastici: forse il Sindaco e la Giunta, dovrebbero, prima di elargire soldi pubblici per cerimonie religiose, sistemare le scuole pubbliche… mentre i genitori nel 2015 sono ancora costretti a far portare la carta igienica da casa ai propri figli ci chiediamo: quanta se ne sarebbe potuta acquistare con 6.000 euro?!”

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