Mobilità e piano del traffico, dalla Giunta solo bugie e spot elettorali!

put“A fine luglio, a seguito della petizione contro i tir del quartiere Cava, avevano nuovamente criticato per l’ennesima volta l’Amministrazione per non aver realizzato il piano urbano del traffico (PUT), obbligatorio per i comuni con più di 30.000 abitanti, costituito da un insieme coordinato di interventi per il miglioramento delle condizioni della circolazione stradale, uno strumento indispensabile per garantire soluzioni organiche in grado di risolvere realmente i problemi di traffico e mobilità della città”, si legge in una nota a firma di Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì.

“Un piano che fu solo parzialmente pianificato nel lontano 2007 ma da allora mai attuato, nonostante la legge prevedesse fra l’altro l’obbligo di aggiornarlo ogni due anni! Avevamo presentato anche una interrogazione e chiesto un parere al segretario comunale sull’inadempienza alla normativa, ma tutto è stato “abilmente” rinviato a dopo la pausa estiva, perchè la giunta doveva ovviamente confezionare l’ennesima favoletta per nascondere una delle loro tante inadempienze – attaccano i pentastellati – L’invenzione dell’assessore Ravaioli è stata quella di spacciare il piano della mobilità sostenibile (PUMS), questo si realizzato con delibera di giunta, come equivalente al piano del traffico (PUT), ma gli addetti ai lavori ci insegnano che si tratta di due piani completamente diversi: il PUMS infatti è un piano strategico di medio-lungo termine, con il quale si progettano nuove opere per poter partecipare a bandi, il PUT al contrario è un piano di gestione di breve periodo, che si attua a “risorse infrastrutturali inalterate”, serve in parole povere ad organizzare al meglio l’esistente, ed è questo il piano che servirebbe alla città ma non è mai stato realizzato! Sostituendolo di volta in volta con soluzioni tampone, senza una visione d’insieme”, spiegano Vergini e Benini.

“Sui motivi del perchè questo piano non sia mai stato fatto abbiamo poi un grosso sospetto: quando a fine 2016 venne approvata la variante tematica al piano del commercio, che diede il via libera potenzialmente a 96 nuovi centri commerciali con medio-grandi strutture di vendita, ci colpirono molto le grosse critiche mosse da alcune associazioni di categoria all’Amministrazione, Confesercenti parlò addirittura di “forzatura incoerente” e di come fosse insensata l’assenza di valutazioni degli impatti sul traffico veicolare di queste nuove strutture. Ora, facendo una facile deduzione, è evidente capire come la presenza di un piano del traffico, che avesse fotografato lo stato della mobilità forlivese, avrebbe forse reso più difficile deliberare la possibilità di dare il via libera all’edificazione di tutti questi centri commerciali ignorando l’impatto che questi avrebbero avuto sul traffico veicolare, è quindi evidente come l’assenza del piano lasci maggiormente le mani libere all’Amministrazione anche in ambito urbanistico per favorire le solite e inutili cementificazioni”.

“Infine rispediamo al mittente anche gli altri spot elettorali dell’assessore Ravaioli che, partendo del millantato futuro raddoppio da 90 a 180km della rete di piste ciclabili fino ad altre poco credibili promesse elettorali, vorrebbe far credere agli elettori che la sua parte politica sia a favore della mobilità dolce, quando durante questo mandato è stato dimostrato esattamente il contrario! La triste realtà è invece che tutte le nostre proposte per favorire l’uso della bicicletta sono sempre state bocciate, e Forlì ha il record negativo di massima incidentalità per chi utilizza le due ruote, con piste che sono spesso non manutenute e quindi pericolose. Ma i cittadini ormai sanno bene che la situazione potrà cambiare non certo continuando a votare i soliti, ma solo ed unicamente con il Movimento 5 Stelle al governo della città per un vero cambiamento”, concludono i pentastellati.

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