Il Pd boccia la petizione sicurezza firmata da 2000 cittadini e approva un OdG “fotocopia”

“Ieri il PD ha preso in giro i 2000 cittadini che hanno firmato la petizione bocciandola e proponendo un loro OdG “fotocopia”, un Pd visibilmente in difficoltà, che non riesce a far altro che copiare le idee altrui, ma nel farlo dimostra solo di non avere più alcuna credibilità visto che in 2 anni e mezzo sulla sicurezza non hanno fatto nulla a parte annunci”: questa l’accusa del consiglieri comunali del M5S Forlì Daniele Vergini e Simone Benini a seguito della discussione in Consiglio Comunale della petizione sicurezza elaborata nei mesi scorsi dal Movimento 5 Stelle di Forlì e sottoscritta da più di 2000 cittadini, di ogni orientamento e fede politica, anche elettori del Pd.

“Abbiamo presentato un vero e proprio piano-programma in dieci punti, concretamente attuabili dall’amministrazione comunale, già  depositato in Municipio e recentemente illustrato anche al prefetto di Forlì Fulvio Rocco De Marinis. Il Pd ci ha chiesto di ritirare la petizione per rielaborare un testo assieme a loro, una proposta che abbiamo ritenuto irricevibile e provocatoria. Siamo orgogliosi di aver portato la voce di 2000 forlivesi e sollevato un’esigenza di una parte consistente di cittadini che ha manifestato un malessere, è stato giusto chiedere il voto su questo testo senza alterazioni e inutili “giochi di palazzo”, il Pd, come abbiamo più volte detto, poteva semplicemente emendarlo togliendo le parti che non riteneva utili ma ha deciso invece di bocciarlo in toto, di questo se ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini”: aggiungono Vergini e Benini

“Segnaliamo inoltre ai cittadini l’operazione scorretta messa in atto parallelamente dal partito di maggioranza, presentando un OdG “fotocopia” che riprende la maggioranza dei punti della petizione, nel becero tentativo di “mettere la bandierina” sul tema e prendersi il merito. Noi come M5S abbiamo coerentemente votato a favore anche anche di questo OdG del PD però lasciamo ai cittadini le dovute considerazioni”, aggiungono i pentastellati, che segnalano,  inoltre, anche: “l’ingiustificabile assenza del sindaco Drei durante la discussione ed il silenzio totale dell’assessore con delega alla sicurezza Marco Ravaioli… Questa è la considerazione che ha questa amministrazione dei cittadini forlivesi, questa è la vera attenzione dedicata dalla giunta al problema della sicurezza!”: chiosano Vergini e Benini

Per la cronaca, il pacchetto sicurezza proposto dalla petizione conteneva misure concrete come: la videosorveglianza mirata, l’installazione di punti illuminazione intelligente, le ordinanze comunali speciali riguardanti sicurezza e lotta al degrado, il potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine, un maggiore controllo del territorio da parte della polizia municipale, l’impiego della vigilanza privata (che non dovrà sovrapporsi alle forze dell’ordine pubbliche ma integrare i servizi di controllo diurno e notturno nelle aree a rischio e degradate), esperienze di “sorveglianza di vicinato”, la stipula a carico del Comune e per conto di tutte le famiglie forlivesi di un’assicurazione contro i furti in abitazione (come è stato fatto in diversi comuni del triveneto, ed in parte anche a Bologna, città governata dal Pd), e, da ultimo, la richiesta in ambito parlamentare di leggi che garantiscano la certezza della pena ed inaspriscano quella specifica a reati così odiosi e gravi come i furti in appartamento.

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