Dopo il caso Dall’Olio e quello della cognata dell’assessore si va a processo sul caso Morelli! Alla faccia della meritocrazia! Solo con il M5S si cambierà questo modo di fare!

drei-zanettiEcco il solito andazzo politico targato Pd. Che fa sospettare favori a parenti, amici o compagni di partito a discapito della comunità e alla faccia della meritocrazia. E così la lista dei “prediletti” dalla giunta di centrosinistra aumenta. E si arricchisce di un nuovo esponente, quel Giovanni Morelli, professionista ferrarese al quale l’amministrazione comunale a guida Pd affidò l’incarico per coadiuvare l’Unità verde del Municipio attraverso un bando pubblico. Bando che si ritiene evidentemente irregolare, al punto che Veronica Zanetti, la vice sindaca del tempo (era il 7 settembre del 2015), è stata rinviata a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Forlì, Monica Galassi, per il reato di turbativa d’asta insieme al direttore generale del Comune di Forlì, Vittorio Severi, e dello stesso Morelli.
Questa è solo l’ennesima vicenda di una lunga serie: e così dopo il caso Dall’Olio, cioè l’ex capogruppo Pd al Comune di Parma che ricevette un incarico professionale direttamente dalla giunta Pd di Forlì; dopo il caso Nesti, cioè la cognata dell’assessore all’Edilizia al Comune di Forlì, Francesca Gardini, alla quale l’amministrazione ha affidato tre incarichi professionali di fila; dopo il caso Prati, la signora nominata direttamente dal Sindaco in un incarico che non poteva ricoprire in quanto non laureata; ecco il caso Morelli.
I forlivesi sono stanchi di tutto ciò: è ora di farla finita con la politica dei parenti, dei compagni di partito e degli amici degli amici. E ora che a Forlì sia premiata la meritocrazia, nel 2019 ci sarà la concreta possibilità di cambiare questo andazzo con l’unica seria alternativa: il MoVimento 5 Stelle.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì

 

Si va a processo per l’appalto del verde, M5S: “Ritagliare gli incarichi su misura pare essere un’abitudine della maggioranza al governo della città”

drei-zanettiE’ di oggi la notizia che è stato chiesto il processo per l’ex vicesindaca Veronica Zanetti e per il direttore generale Vittorio Severi, per la vicenda dell’appalto del verde, l’udienza preliminare è fissata per il 9 maggio. A quanto si legge dai giornali pare che secondo l’accusa dei PM l’incarico esterno al professionista Giovanni Morelli, vicino alla Zanetti, sarebbe stato “ritagliato su misura”.

“Constatiamo purtroppo e con dispiacere che il ritagliare su misura gli incarichi ai propri amici di partito pare essere un’abitudine di questa maggioranza (sia prima che dopo il rimpasto di giunta)”, è l’esternazione a caldo dei consiglieri comunali 5 Stelle Daniele Vergini e Simone Benini. “Si vedano le numerose situazioni simili da noi sollevate come l’incarico esterno attribuito direttamente dai politici al capogruppo del Pd Nicola Dall’Olio, per il quale è indagata tutta la giunta, ma anche altre vicende “borderline” come gli incarichi esterni per 52.000 euro affidati alla cognata dell’assessore Francesca Gardini, e numerose altre vicende sospette relative ad altri incarichi forniti a persone che hanno ruoli politici nel Pd. Al di là del fatto che tali condotte siano perseguibili penalmente oppure no, resta il fatto che siano estremamente inopportune e immorali per chi dovrebbe gestire la cosa pubblica con imparzialità. Questo purtroppo è il panorama attuale della politica forlivese… ma una cosa è certa: se i cittadini forlivesi daranno fiducia al M5S alle prossime elezioni amministrative le cose cambieranno eccome, nel nostro programma sarà infatti presente la modifica dei regolamenti comunali per garantire una maggiore imparzialità e meritocrazia nell’affidamento di incarichi e appalti”.

“Ricordiamo infine che nel 2016 anche noi avevamo fatto un breve esposto sulla vicenda dell’appalto del verde per segnalare alcune anomalie in merito e speriamo che finalmente ci venga spiegato perchè, a meno di un mese dall’apertura della busta dell’appalto, fu modificata la composizione della commissione giudicatrice con una delibera di giunta… e riteniamo che il sindaco e tutti gli assessori, non solo la Zanetti, debbano dare spiegazioni”, concludono i pentastellati.

Di seguito il video delle domande poste in consiglio nel 2016 alle quali non fu data risposta.

 

La Finanza in Comune per l’appalto del verde pubblico

Oggi è su tutti i giornali la notizia delle perquisizioni in Comune per l’appalto del verde, fari puntati sull’ex vicesindaco Veronica Zanetti, ma anche sul “grande accusatore” Mario Peruzzini della lista di maggioranza “Noi Con Drei” che presentò un esposto in Procura; allo stesso tempo però rileviamo come a seguito della revoca delle deleghe alla Zanetti il sig. Peruzzini abbia “piazzato” in Giunta un suo assessore, Marco Ravaioli, con non pochi mal di pancia dello stesso Pd… e allo stesso tempo abbia “congelato” la mozione da lui presentata fra mille polemiche con la quale chiedeva di annullare e rifare il bando… cosa che pone non pochi dubbi sulle reali intenzioni di questa che si vorrebbe presentare come una “opposizione interna” alla maggioranza, ma forse è tutt’altro… Come M5S noi ovviamente condanniamo questi “giochetti” politici, questa “lotta fra bande” permanente all’interno della maggioranza che si percepisce ormai quotidianamente da 6 mesi a questa parte e che sta congelando l’azione della giunta e di conseguenza l’intera città, se non esiste una maggioranza coesa sarebbe forse più giusto andare ad elezioni anticipate, per il bene di Forlì.
Ricordiamo infine che anche noi del M5S, lontano dal clamore dei giornali, abbiamo fatto subito dopo Peruzzini un esposto in Procura sull’appalto del verde per evidenziare un aspetto aggiuntivo di non poco conto che nessun altro “stranamente” aveva notato: cioè che a meno di un mese dall’apertura della busta dell’appalto fu modificata la composizione della commissione giudicatrice con una delibera di giunta… un’operazione molto strana e mai avvenuta prima a memoria storica, possibile che il sindaco Drei non si sia chiesto il perchè di questa strana “sostituzione”? eppure quella delibera l’ha votata anche lui…

Di seguito un video dove ponevamo queste domande circa 6 mesi fa in consiglio, purtroppo nessuno ha risposto!

 

Consiglio comunale bloccato dai problemi interni della maggioranza, fate un passo indietro se tenete veramente al bene della città

drei-zanetti“In consiglio a Forlì non c’è più una maggioranza a sostegno del sindaco Drei, lui stesso ha sfilato la delega al verde al vicesindaco Zanetti, due consiglieri comunali di maggioranza, Peruzzini e Gentilini, da mesi si distinguono per il loro attivismo antagonista che è sfociato addirittura in un esposto in Procura, altri consiglieri, come per esempio Paolo Bertaccini o Vico Zanetti hanno votato più volte in difformità con il Pd, il partito che guida la coalizione. Se non c’è più una maggioranza abbiate la decenza di sciogliere il consiglio ed andare a elezioni”: a lamentare questa situazione sono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini che – con un comunicato stampa – da un lato chiedono le dimissioni del vicesindaco Zanetti e dall’altro evidenziano alcune contraddizioni della maggioranza.

“Sullo spinoso caso del bando del verde la Giunta nel Consiglio di ieri non ha dato risposte ed ha preferito tacere alla nostra richiesta di conoscere i motivi per cui a meno di un mese dell’apertura della busta con le offerte è stata modificata la composizione della commissione giudicatrice: da una delibera di giunta risulta infatti che per quello che viene definito un “mero errore materiale” veniva sostituita la professionalità di esperto “economico finanziario” con un “funzionario interno appartenente all’Area Servizi al Territorio”, perchè questa modifica all’ultimo momento? una settimana prima della nomina della commissione?”: incalzano Daniele Vergini e Simone Benini.

“Questa Giunta non è più credibile: a partire da incidenti personali (come quello da noi sollevato della Zanetti che parcheggiava abusivamente), dietrofront politici (come per gli alberi di corso Diaz), diffide ricevute su progetti che riguardano il territorio cittadino (come a San Lorenzo) o i pasticci burocratici (le spese legali extrabilancio e la nomina del segretario dell’Unione) e infine il caso Corvini che si è trascinato per 3 mesi a causa del “fuoco amico” dei consiglieri della lista “noi con Drei”, Peruzzini e Gentilini, rendono la tenuta di questa Giunta sicuramente precaria”: elencano i pentastellati.

“Così non si può andare avanti: non è tollerabile che il consiglio comunale venga bloccato dai problemi interni alla maggioranza, perchè questa è la realtà sotto gli occhi di tutti. In agenda ci sono nostre mozioni presentate 8 mesi fa e non ancora discusse. Le sedute si protraggono fra mille polemiche a causa dei problemi interni alla maggioranza“: aggiungono  i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini.

I due esponenti del M5S concludono con un invito diretto al sindaco ed al Pd che guida la coalizione: “Se non c’è più una maggioranza concedetevi un atto di decenza e trasparenza politica e lasciate l’incarico: avete dimostrato di aver fallito”

 

Parcheggi “selvaggi” vicino alle scuole: a nulla è servito lo scandalo della vicesindaco, a Forlì nessuno tutela i cittadini ed il rispetto delle regole!

“Denunciando il caso scandaloso del parcheggio “abusivo” del vicesindaco Zanetti nello stallo riservato ai diversamente abili vicino alla scuola Diego Fabbri abbiamo chiesto lo stop ai parcheggi selvaggi davanti alle scuole. Ma, come sempre il Comune di Forlì s’è dimostrato sordo a porre mano all’anarchia delle auto in sosta davanti agli istituti scolastici al suono della campanella di inizio e fine lezioni. Ma non si tratta soltanto di inerzia della classe politica insensibile, da sempre, alla tutela dell’ambiente e della sicurezza, dobbiamo registrare anche la passività della Polizia Municipale nel far rispettare il codice della strada”.

Questo il nuovo atto di accusa dei consiglieri comunali del MoVimento 5 stelle di Forlì, Daniele Vergini e Simone Benini, che evidenziano come nei pressi della scuola Diego Fabbri nulla sia cambiato nemmeno dopo lo scandalo della vicesindaco.

“Le auto continuano a circolare e parcheggiare dove non potrebbero, in particolare in via Giorgina Saffi, che dovrebbe essere interdetta al traffico. Tutto nasce dalla “pretesa” dei genitori di scaricare il figlio a ridosso dell’ingresso scolastico. Si crea un coagulo di vetture in sosta e in fermata temporanea (magari con motore acceso) in totale situazione di pericolo per gli stessi bambini che escono correndo dalla scuole ed attraversano la strada. I controlli sono assenti. E ci chiediamo: perchè la PM e le forze dell’ordine non fanno rispettare la legge e non tutelano anche le persone che si recano a casa, al lavoro o a scuola in bici e a piedi, contribuendo oltretutto a rendere meno satura di Pm10 l’aria di Forlì? Perchè il sindaco e la giunta non danno il buon esempio e non si spostano in bici come facciamo noi del M5S?”: si chiedono i due esponenti pentastellati.

Il MoVimento 5 stelle di Forlì ricorda come il problema della sosta e dei parcheggi “selvaggi” non sia nuovo in città come in tutta la Romagna, terrà di passione per le “quattro ruote”. Ma nella vicina Cesena qualcosa si muove: il comandante dei vigili urbani Giovanni Colloredo ha inviato una lettera ai dirigenti scolastici con la preghiera di veicolare il messaggio di maggior rispetto per le regole stradali a tutti i genitori, ed ha annunciato l’inasprimento dei controlli.

“Ed a Forlì perchè non si prende esempio?”: chiedono Daniele Vergini e Simone Benini. “A Cesena, a quanto pare qualcosa si muove nella giusta direzione e visto che Forlì continua l’immobilismo della giunta comunale abbiamo deciso di muoverci noi stessi in prima persona inviando una lettera ai dirigenti scolastici e alla comandante della Polizia Municipale Elena Fiore ricordando a tutti che l’educazione “civica” trova consenso soprattutto attraverso il buon esempio, e che l’inerzia degli amministratori non può essere tollerata oltre che a pagarne il conto in termini di tempo, disagio e incolumità a rischio, come sempre saranno e sono i cittadini più virtuosi, coloro che si impegnano nel non utilizzare la macchina o nel non violare i regolamenti stradali”: concludono i consiglieri comunali del MoVimento 5 stelle di Forlì, Daniele Vergini e Simone Benini.

 

La cosa pubblica si amministra dando il buon esempio

bike sharing m5s“Sul caso del parcheggio abusivo del vicesindaco Zanetti c’è chi s’è sentito in dovere di criticare con “dubbi e riserve” quella che ha chiamato la “modalità di azione politica del M5S”: cioè di aver immortalato con foto e video l’infrazione della seconda figura amministrativa in ordine di importanza dopo il sindaco Drei. Arrivando a sostenere che la stessa Zanetti: “ha sbagliato” e “ha fatto ciò che migliaia di forlivesi fanno ogni giorno”, ovvero: utilizzare l’automobile per spostarsi “posteggiare nel primo buco libero”. Cosa comunque non vera (perché continuiamo a ritenere che la gran parte dei cittadini sia onesta) e che ignora (volutamente?) l’aspetto fondamentale delle vicenda: il ruolo etico-politico che compete a chi amministra la spesa pubblica, modifica le regole e impone tasse imponendo sanzioni ai singoli cittadini. La Zanetti aveva il DOVERE morale di dare il buon esempio e parcheggiare altrove! Esempio che noi del M5S riteniamo fondamentale e siamo i primi ad applicare a noi stessi, siamo stati infatti gli unici consiglieri comunali ad aver rinunciato al pass per il transito e parcheggio nella ZTL riservato alle cariche politiche e per andare in centro ci muoviamo con il bike sharing comunale”.

E’ questa la replica di Simone Benini e Daniele Vergini, consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Forlì, alla lettera di Giancarlo Romanini, esponente Fiab.

pass_ztl_cariche_politiche“Del pensiero di Romanini condividiamo invece un dato di fatto che è anche una banalità: “l’inazione della Polizia Municipale e dell’attuale amministrazione e di tutte quelle precedenti, le mancanze, le velleità, le ipocrisie” in materia di mobilità”. Una immobilità in tema di viabilità che si sposa con una tendenza che abbiamo rilevato e che ribadiamo: il Comune cerca di far cassa con le multe per violazione al codice della strada sottraendo gli agenti della Polizia Municipale ad altri incarichi come: la lotta al degrado, il controllo del territorio e il concorso alla sicurezza urbana”: aggiungono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Forlì.

“Additando i comportamenti scorretti del sindaco non abbiamo voluto buttarla in “caciara mediatica”, come sostiene Romanini. Semmai, abbiamo rotto il tabù di una classe politica, stiamo parlando del Pd, che si vorrebbe presentare “infallibile” e “corretta”. Un’immagine di chi amministra la città che a più riprese abbiamo evidenziato come totalmente infondata e scollegata dalla realtà”: aggiungono Simone Benini e Daniele Vergini.

“Infine vorremmo ricordare a tutti che compete a chi amministra, e non all’opposizione, mettere in pratica ogni giorno un diverso modello di modello di viabilità cittadina! Come Movimento 5 stelle in materia abbiamo le idee chiarissime: e nel nostro programma è contenuta la nostra visione della mobilità scevra da inquinamento e abuso di mezzi inquinanti. E nessuno come noi si batte ogni giorno in difesa della salute umana e animale: dalla lotta all’inceneritore alla richiesta di pedonalizzazione integrale del centro storico… Si informi chiunque abbia sprecato questa occasione di dibattito, assolvendo di fatto un comportamento inaccettabile di un pubblico amministratore e incitando i cittadini – come ha fatto lo stesso Romanini – a condotte scorrette con la scusa che: “nessuno verrà a fotografare le vostre cattive abitudini, o a chiedervi di rinunciarci”: concludono i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Forlì Simone Benini e Daniele Vergini.
2016-02-16 - corriere - siamo tutti Zanetti

 

M5S alla vicesindaco Zanetti: “parcheggiare sulla piazzola dei diversamente abili è un gesto incivile”

La vicesindaco di Forlì, Veronica Zanetti, assessore con deleghe al centro storico, allo sviluppo delle imprese del territorio ed alla sicurezza, avrebbe in più occasioni parcheggiato in divieto di sosta e nella piazzola riservata ai diversamente abili nei pressi della scuola Diego Fabbri di Forlì. Questa infrazione è documentata da video e foto realizzati dagli attivisti del Meetup 5 Stelle di Forlì.

Duro il commento dei pentastellati della città romagnola: “Una delle figure di punta di questa amministrazione che moltiplica le aree di sosta a pagamento, vanta la tariffa oraria di parcheggio fra le più care della Romagna, tiene ridotti all’osso gli stalli per i diversamente abili e si appresta a concedere il via libera a parcheggi a pagamento nell’area ospedale Pierantoni, offre purtroppo all’opinione pubblica uno spettacolo sicuramente disdicevole”: scrivono in una nota i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Simone Benini e Daniele Vergini.

stupidità parcheggioIl Meetup di Forlì chiede all’amministrazione di prendere provvedimenti immediati nei confronti del vicesindaco Zanetti, che puntino ad allontanare dai cittadini qualsiasi dubbio sul fatto che la legge non sia uguale per tutti. “Tutti i giorni c’è un’incessante attività di controllo sulla regolarità della sosta, si cerca di far cassa con le multe per violazione al codice della strada, gli automobilisti sono tartassati e l’assessore che fa?! Ritiene forse di poter godere di una particolare immunità?!” – insistono Benini e Vergini – “Siamo dell’idea che i nostri rappresentanti nelle istituzioni dovrebbero dare quotidianamente il buon esempio. Se si permettono di infrangere le regole del codice della strada, chissà come si comporteranno con le normative comunali, la gestione della cosa pubblica e delle pubbliche risorse finanziarie?”

“La Zanetti probabilmente gode di un pass per l’accesso a tutte le zone del centro storico riservato alla cariche politiche e offerto in passato anche a noi, che lo abbiamo però rifiutato; in ogni caso sarebbe un privilegio da utilizzare unicamente per motivi istituzionali e che, comunque, non consente di parcheggiare al di fuori degli spazi prestabiliti. Solo a fronte di un suo comportamento più che corretto, un amministratore può sperare di risultare credibile quando fa appello ai doveri dei cittadini o chiede loro sacrifici come l’aumento delle rette sui  servizi comunali”: è la considerazione finale dei consiglieri M5S Simone Benini e Daniele Vergini.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20:00

La replica dell’assessore Zanetti sulla vicenda del parcheggio nella piazzola dei diversamente abili non ci soddisfa per nulla, avremmo potuto  accettare al massimo una sintetica richiesta di scuse, ma dopo aver letto addirittura di minacce di querela, come se la colpa dovesse ricadere su chi segnala un’irregolarità invece che su chi la commette… ma soprattutto dopo aver letto il tentativo di sminuire la vicenda come “episodio accidentale ed isolato”, come se la macchina fosse finita sulla piazzola da sola per errore, pensiamo che traspaia una vera e propria malafede, la misura è quindi colma e chiediamo le immediate dimissioni della vicesindaco! Non si governa la cosa pubblica dando il cattivo esempio e la condotta scorretta della vicesindaco, da noi documentata con foto e video in un paio di occasioni, ma osservata da numerosi testimoni in molte altre occasioni sarebbe stata in altri paesi più che sufficiente per costringere una carica politica di quel peso ad un passo indietro, e vorremmo che questo cominciasse a diventare realtà anche in Italia!

AGGIORNAMENTO DEL 14 FEBBRAIO

la notizia è stata ripresa anche dal quotidiano nazionale Il Messaggero
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