Immigrazione: un tema complesso da trattare con pragmatismo e non con ideologia

“Al consigliere PD Lodovico Zanetti, che, mentre a Roma nel suo partito “volano i coltelli”, chiama in causa il M5S con un comunicato stampa in tema di immigrazione (pubblicato su Corriere e Carlino), rispondiamo, per mero dovere di cronaca, che non è alimentando la confusione che si concorre a promuovere, come lui stesso vorrebbe, un dibattito serio su una materia che implica ampi risvolti sociali ed economici. Lo stesso consigliere PD si confonde quando parla con leggerezza di migranti, profughi e richiedenti asilo… dovrebbe studiare di più l’argomento”: replicano i consiglieri del M5S di Forlì Daniele Vergini e Simone Benini.
“Forse il consigliere non è a conoscenza, come riferisce il ministero dell’Interno della sua stessa coalizione, che sul totale delle pratiche esaminate, ben il 50% delle domande di asilo nei primi mesi dell’anno sono state rifiutate ed appena il 10% di chi fa domanda ottiene effettivamente asilo politico, che al 27% non viene riconosciuto nessun tipo di protezione internazionale e che quasi la metà (il 40%) delle persone sbarcate non ha nemmeno fatto richiesta di protezione. Sono proprio le statistiche diffuse dal premier Renzi, fino a prova contraria segretario del PD, che ci ricordano come delle migliaia di stranieri momentaneamente ospitati in Italia non tutti siano richiedenti asilo o fuggano dalla guerra… tutto il contorno è spesso ideologia e convenienza politica”: aggiungono Daniele Vergini e Simone Benini.
“Il consigliere PD non accenna poi minimamente alla questione dei “tempi di identificazione” degli stranieri che approdano in Italia: finchè un migrante non viene identificato non è né un profugo, che deve essere accolto secondo le leggi vigenti, né un immigrato economico, che, sempre secondo le stesse leggi, deve essere espulso o rimpatriato. Finchè non viene identificato, il migrante costa 35 euro al giorno al popolo italiano! Perchè in italia il tempo di identificazione va tranquillamente oltre l’anno e può arrivare fino a due anni, mentre, in altri paesi d’Europa, la media è un mese e mezzo. Perchè queste lungaggini? Chi ci guadagna? E’ vero che il regolamento di Dublino, attualmente in vigore, impone all’Italia, meta obbligata dei barconi che partono dai Paesi del Nord Africa, di trattenere ed identificare i migranti nonostante la maggioranza di loro non voglia restare nel nostro paese, ma, checché ne dica l’esponente PD, favorevole all’accoglienza indiscriminata di massa – spiegano Daniele Vergini e Simone Benini – a nessuno può sfuggire come trattenere persone contro la loro volontà, anche per 2 anni ed a colpi di 35 euro al giorno, generando spesso insofferenza nelle popolazioni locali, sia un evidente paradosso…. sarebbe stato ed è veramente difficile fare peggio di questo governo che non è mai stato in grado di far sentire la sua voce a Bruxelles. Ricordiamo poi che i famosi 35 euro al giorno per profugo non vanno a lui ma alla cooperativa che gestisce la sua accoglienza, ci chiediamo quindi come siano gestite le gare d’appalto e di subappalto e che livello di trasparenza garantiscano!”.
“Nelle intercettazioni di Mafia Capitale, Buzzi, quello che il tesoriere del Pd Cotticelli ha dichiarato di aver incontrato al massimo due volte, diceva al suo interlocutore: “gli immigrati rendono più della droga”… purtroppo è proprio così – aggiungono i consiglieri comunali del M5S di Forlì – l’immigrazione è business per la cattiva politica ed a farvi affari sopra sono proprio, purtroppo, pezzi dello Stato: lo dimostrano sia l’inchiesta della magistratura romana che scoperchia la saldatura fra partiti, criminalità organizzata ed alcune Coop, sia quella di Catania che vede il sottosegretario di Stato Giuseppe Castiglione indagato per turbativa d’asta negli appalti al Cara di Mineo. I morti in mare sono il “cemento” di questo sistema marcio…. se non ci fossero le tragedie non arriverebbero nemmeno i fondi europei: 4 miliardi di euro nel 2007-2013 e altri 3,2 per il periodo 2014-2020, “segui i soldi e troverai la mafia” diceva Giovanni Falcone… un’indicazione valida ancora oggi…”.
I pentastellati replicano poi all’ironia del consigliere Pd sul fatto che hanno votato favorevolmente ai “lavori gratuiti” (intesi evidentemente da Zanetti come “forzati”) dei profughi: “vogliamo essere chiari, quello che abbiamo votato è esclusivamente la possibilità, come sta succedendo ad esempio nella Cesena a guida PD, che i profughi possano eseguire volontariamente, come del resto richiesto espressamente da molti di loro, alcuni lavori socialmente utili per il solo motivo di dare un senso alle loro giornate contraccambiando quello Stato che offre loro vitto e alloggio,”
“Siamo e restiamo, infine, assolutamente concordi con la decisione presa dai nostri parlamentari di votare per l’abolizione del reato di clandestinità, un reato penale mai realmente applicato che, concretizzandosi unicamente nella consegna di un inutile “foglio di via” occupava però, altrettanto inutilmente, fondi ingenti e numerosi effettivi delle Procure, soprattutto siciliane, meglio utilizzabili in campi e questioni sicuramente più importanti … vedi lotta alla mafia.” concludono i consiglieri comunali del M5S di Forlì Daniele Vergini e Simone Benini

 

Emergenza sbarchi: il M5S Forlì chiede pragmatismo e maggiore trasparenza alla Amministrazione Comunale

“Il MoVimento 5 Stelle ha già chiesto più volte a livello nazionale che gli immigrati giunti irregolarmente sul suolo italiano e che non rientrano nello status di rifugiati vengano espulsi, come succede in tutti i paesi del mondo. E’ una questione di civile buonsenso. E adesso che l’emergenza sbarchi è diventata insostenibile, prima che scoppino rivolte sociali e conflitti istituzionali, diciamo anche che l’Italia dovrebbe sospendere il trattato di Schengen per qualche mese. Ci sono mezzo milione di persone che stanno cercando di imbarcarsi ed i Paesi di primo approdo sono Italia e Grecia”: con questa premessa il Movimento 5 stelle di Forlì, con un comunicato stampa, entra pubblicamente nel dibattito sull’emergenza sbarchi. La linea politica del Movimento, recentemente ribadita anche da Beppe Grillo, è nota: “La valutazione se un immigrato ha diritto allo status di rifugiato va fatta nei punti di partenza in Africa con strutture e uffici consolari, inoltre a queste persone deve essere concesso di scegliere il Paese di destinazione in ambito UE ed il loro trasporto deve essere coperto da un apposito fondo europeo”.

“Il nostro è un approccio pragmatico, diverso da chi, come la Lega, cavalca la tigre della facile protesta per speculazioni elettorali ma che in realtà ne è diretta responsabile perché, lo ricordiamo, quando era al governo ha firmato il trattato di Dublino che fa sì che l’Italia si debba accollare tutti i rifugiati che giungono nel nostro Paese come primo approdo. E’ evidente che l’Italia non è più in grado di farsi carico da sola del continuo flusso di migranti ed è inaccettabile che un paese alleato come la Francia, che ha sigillato le frontiere, usi a pretesto un regolamento europeo negando i più elementari principi di solidarietà che dovrebbero essere pilastro dell’UE. Ma questa è soltanto la premessa: il vero problema, che riguarderà anche la provincia di Forlì, è che il Viminale ha confermato l’agenda dell’accoglienza indiscriminata degli immigrati e si appresta ad emanare una circolare per la distribuzione degli stranieri in tutte le Regioni, compresa la nostra”: spiega la nota del Movimento 5 stelle di Forlì.

“E qui vengono le note dolenti – aggiungono i pentastellati – : l’unica cosa che questo governo è capace di fare è smistare gli immigrati nelle città e nei piccoli centri di provincia dove in qualche caso i profughi sono addirittura più dei residenti! Queste persone non hanno un’attività, non parlano italiano e generano, non per colpa loro, tensioni sociali. Così non si può andare avanti! Per queste ragioni chiediamo al sindaco Drei che si esprima con maggiore chiarezza e dovizia di particolari sulle sue intenzioni: e chiarisca pubblicamente in quali sedi, attraverso quali organizzazioni, con quali mansioni e con quali progetti di integrazione intende inserire gli stranieri che verranno redistribuiti nel territorio forlivese. Se questa accoglienza dovrà essere sostenuta chiediamo fin d’ora al Comune a quale prezzo e con quale approccio Forlì dovrà fare la sua parte, e quali garanzie verranno offerte affinché non siano violati i principi di equità e giustizia sociale, visto che anche nel nostro territorio intere fette delle popolazione colpite dalla crisi: uomini, donne, padri e madri di famiglia necessitano di assistenza e sostegno da parte della rete sociale pubblica.”

“Accogliere un numero ben definito di profughi non cambia certamente le nostre vite personali ma è ormai sotto gli occhi di tutti come l’attuale situazione non sia più di normalità! Perchè le istituzioni sembrano non accorgersi di ciò che è sotto gli occhi di tutti?! Verrebbe da pensare che anche in questo caso ci sia qualcuno che “ci guadagna” e ne trae un vantaggio personale… e guardando gli scandali di “Mafia Capitale” ci siamo anche fatti un’idea di chi potrebbe essere!”.

 

Razzismo al contrario

La Romagna è da sempre nota per essere la terra dell’ospitalità. Ci sono volute l’organizzazione di sinistra UISP e la giunta Balzani per macchiare inutilmente questa antica tradizione del popolo romagnolo, creando un caso nazionale di razzismo da un fatto ascrivibile esclusivamente alle intemperanze tra squadre avversarie.
Ci sembra che le offese verbali, pronunciate durante o dopo un evento agonistico, non possano essere inquadrate con l ‘etichetta “del razzismo” ma, caso mai, come un atteggiamento di maleducazione e cattiva cultura sportiva.
Il Sindaco, invitando solo i rappresentanti della squadra Casablanca, ha di fatto denigrato la squadra della Juventinità con una accusa infamante senza darle possibilità di difesa. Secondo noi sarebbe stato più corretto che Balzani avesse invitato entrambe le squadre ed avesse convinto i capitani a darsi la mano davanti ai fotografi.
Il M5S è contro ogni forma di razzismo ma è anche favorevole ad una corretta integrazione dei popoli; per questo ritiene necessario che le regole vengano rispettate da tutti e che sia preferibile, proprio per tendere ad una reale integrazione futura, favorire la partecipazione mista alle squadre calcistiche evitando quelle di una sola etnia.

Movimento 5 Stelle Forlì

 

Follì libela (Forlì libera)

La chiusura di una decina di centri massaggi gestiti da cinesi a Forlì è una notizia che non deve passare inosservata. Queste attività da sempre guardate con tolleranza divertita dalla cittadinanza, pur sapendo che celavano rapporti sessuali a pagamento, vanno estirpate con ogni mezzo.
Intendiamoci, non per motivi morali, ma perché le donne che vi lavorano spesso sono ricattate e trattenute con mezzi illegali. Questi lavori di facciata sono il paravento di altre attività illegali che in silenzio crescono sino a consolidare nel territorio una delinquenza organizzata pericolosissima.
La comunità cinese è per sua natura poco propensa all’integrazione, anche se naturalmente vi sono molte eccezioni, ma quando qualcuno dei suoi componenti introducono elementi di illegalità nelle loro attività diventano seriamente pericolosi per una società liberale come la nostra.
E’ una verità inconfutabile e sotto gli occhi di tutti come l’ingresso delle aziende cinesi nel settore del mobile imbottito abbia azzerato un settore che offriva lavoro a migliaia di Forlivesi.
La concorrenza fatta a colpi di operai schiavizzati e il non rispetto delle minime regole sindacali ha massacrato gli imprenditori onesti. Il M5S non teme di essere per questo accusato di razzismo, noi stiamo dalla parte degli onesti e di chi segue le regole; quando saremo al governo della città non si concederanno licenze per attività ambigue e si toglieranno i pannelli oscuranti dalle finestre dei capannoni.
A partire da metà degli anni ’90 mafie e corruzione organizzata sono entrate prepotentemente nel nostro quotidiano, non voltiamo lo sguardo da altre parti, riprendiamoci il nostro territorio.

Movimento 5 Stelle Forlì