Il programma 5 Stelle inizia a diventare realtà ancor prima delle elezioni: ecco il presidio dei Vigili in centro

Ci fa piacere che l’attuale giunta, nonostante abbia bocciato innumerevoli nostre buone proposte, pensi ora, a pochi mesi dalla campagna elettorale, di prendere spunto dal nostro programma per la rinascita della citta! La realizzazione di un punto di presidio delle forze dell’ordine in centro era infatti il secondo punto del nostro programma Sicurezza, annunciato ben 5 mesi fa, per la precisione con un comunicato stampa del 9 novembre dell’anno scorso accompagnato da un video di spiegazione. Riportato con scarsa visibilità sui giornali locali (in un trafiletto sul Corriere, e invece completamente ignorato dal Carlino) il nostro programma pare invece essere stato notato dall’attuale giunta che si è affrettata a realizzare una delle nostre idee per poi spacciarla come propria proposta, ovviamente con grande evidenza sui sopracitati giornali. Ma a noi va bene lo stesso, ci rallegriamo che il “cantiere” sia partito, anche se, come si vede dalle foto, un po’ sconclusionato e forse non pienamente in sicurezza… In ogni caso l’importante è che il nostro programma si realizzi, e noi questo possiamo dirlo perché, a differenza delle altre forze politiche, noi un programma ce l’abbiamo. E se i cittadini ci porteranno al governo della città lo realizzeremo.

 

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AGGIORNAMENTO del 12/2/2019:

Segnaliamo che ora il cantiere è stato sistemato!

 

Nuovo presidio della Polizia Municipale in centro, una proposta del M5S

Notiamo con piacere che l’Amministrazione intende aprire un nuovo punto di presidio della Polizia Municipale in centro storico. Tale proposta era il secondo punto del nostro programma sicurezza, presentato due mesi fa che, a quanto pare, è diventato fonte di ispirazione per l’attuale giunta. Approfittiamo quindi per ricordare che ci sono ancora altri 9 punti nel caso vogliano prendere spunto anche per qualcos’altro.

Si sottolinea infine come il M5S sia attualmente l’unica forza politica ad avere un programma elettorale, che stiamo presentando da ottobre online e nei nostri eventi nei quartieri, un programma creato in modo partecipato, dal basso, nelle nostre riunioni aperte a tutti i cittadini.

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Nessun metodo Fuksas, no ad architetti star! Col M5S solo energie fresche e idee libere per la rinascita della Rocca

roccaravaldinoNo, noi non ci stiamo.

Lo diciamo con chiarezza e senza tentennamenti: con noi ad amministrare Forlì non ci sarà nessun “metodo Fuksas”. Senza aver niente di personale contro l’architetto, non approviamo e non sottoscriviamo in alcun modo il metodo di ingaggio operato dalla Fondazione. La nostra visione per il governo della città segue il filo rosso della partecipazione che lega anche tutto il nostro programma. La solita scelta calata dall’alto (anzi dall’Altissimo) non può coesistere con la nostra idea di convogliare le migliori menti dei giovani architetti in un dibattito pubblico su un pezzo di storia così importante della città. Gli spunti di Fuksas e le sue idee innovative sono sicuramente apprezzati, ma saranno, se vorrà, presi in considerazione con un ben altro approccio metodologico.

Forlì deve tanto alla Fondazione e questa tanto deve a Forlì, ma in tutto questo “do ut des” sembra che qualcosa sia sfuggito di mano. Non si può infatti accettare a scatola chiusa scelte che provengono dal di fuori di quella che sarebbe la sede deputata a prendere le decisioni sul futuro del patrimonio della città, cosa che invece sembra data per scontata nell’ultima intervista al sindaco uscente Davide Drei: ”L’ultima parola sarà del Comune. Certo, di fronte ad un nome così…” ha detto.

L’importante valore testimoniale della Rocca e la sua collocazione obbliga, a nostro parere, la necessità di vincolare ogni decisione sul suo futuro ad un vero processo partecipativo, i cui attori dovranno essere, oltre alla cittadinanza e alle istituzioni locali, anche e soprattutto i professionisti che abbiano competenza sulla rigenerazione di quel tipo di struttura così particolare, assiema d ogni altro portatore di interesse.

Ci teniamo infine a precisare una cosa: una cosa è la cittadella ove sorge il carcere, e un’altra è la Rocca, di proprietà comunale e nettamente separata dal carcere ed è inaccettabile che le amministrazioni comunali che si sono susseguite negli ultimi decenni non abbiano mai pensato di recuperare almeno la rocca. Noi invece ne abbiamo fatto uno dei punti principali del nostro programma elettorale per il 2019, riteniamo che la Rocca di Ravaldino debba essere un’attrazione turistica che possa ampliare l’offerta cittadina ricostruendo una corte del 1500 incentrata sulla figura di Caterina Sforza, una figura storica che riteniamo possa essere attrattiva e da far conoscere anche come simbolo della città. Basti vedere come altre città vicine, ad esempio Riolo Terme, abbiano fatto la stessa scelta impostando la loro Rocca proprio sulla figura di Caterina. Al contrario Forlì è una delle poche città romagnole che non valorizza la propria rocca, la sua riapertura può essere realizzata ancor prima del trasferimento del carcere che aspettiamo da ormai più di un decennio.

Ma per fare tutto questo non abbiamo certamente bisogno di “superstar”, ma di persone competenti e motivate, di energie fresche e libere, e di convincere gli investitori con le buone idee, condivise con la cittadinanza.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del M5S Forlì

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Torna “MoVimento in ascolto” l’assemblea itinerante del M5S tra i quartieri per raccogliere i problemi dei cittadini

mia-16-novembreIn mezzo alla gente, tra i problemi dei cittadini. E’ questo “Movimento in Ascolto”, l’assemblea itinerante del M5S di Forli all’interno dei quartieri, nata per dare voce a chi abita luoghi troppo spesso dimenticati dai partiti e dalle istituzioni locali. Primo appuntamento: venerdì, 16 novembre, alle ore 21, presso la Sala di via Bonali, 68, in zona Portici, dietro il parcheggio della Coop. I consiglieri 5 Stelle del Comune di Forlì, Daniele Vergini e Simone Benini, ed il deputato del M5S, Carlo De Girolamo, incontreranno i cittadini di tutti i quartieri del Centro Storico: Schiavonia, San Biagio, San Pietro, Cotogni, Ravaldino, Musicisti, Grandi Italiani.
Nel corso della serata gli abitanti potranno segnalare tutte le criticità presenti nei loro quartieri. Mentre Vergini e Benini illustreranno le proposte contenute nel Programma per il Centro Storico del M5S per le elezioni comunali 2019, e De Girolamo risponderà alle domande di politica nazionale.
L’obiettivo del M5S è quello di far “Rinascere Forli’” e riportarla a quel ruolo di “Città territorio” che aveva fino a qualche anno fa quando era riconosciuta come il vero capoluogo di provincia della Romagna.
Per questo è stato già stilato un programma corposo affinché il Centro Storico torni ad essere abitato dai forlivesi e ridiventi il luogo dello shopping e della vita cittadina. Da qui la necessità di abbassare sensibilmente la tassazione comunale sulle imprese commerciali e artigianali presenti in Centro Storico: stiamo parlando di Imu e Tassa occupazione suolo pubblico; ma anche di incentivare la ristrutturazione, riqualificazione, e messa in sicurezza antisismica dei palazzi attraverso contributi ad hoc ed una forte politica di defiscalizzazione; di incrementare la presenza di giorno e di notte di pattuglie di agenti della polizia municipale; di semplificare le aliquote dei parcheggi con tre tariffe; di potenziare le linee di trasporto pubblico con fermata in centro. Sono, questi, solo alcuni punti contenuti nel Programma per il Centro Storico che venerdì sarà illustrato nella sua completezza.

MoVimento 5 Stelle Forlì

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Parco della Resistenza, emblema della decadenza di Forlì

parco-resistenzaIl Parco della Resistenza, spazio verde in pieno centro storico, è l’emblema del degrado in cui versa, da anni, il cuore di Forlì. Fontana abbandonata e completamente prosciugata, monito di una bellezza tutta forlivese ormai in rovina; laghetto con acqua stagnante e melmosa, dove oche e cigni convivono con rifiuti e immondizie galleggianti; isolotto con tanto di allevamento, abusivo, di uccelli chiusi in gabbie sporche e arrugginite. Stiamo parlando di un’oasi cittadina progettata nel 1816, vero e proprio fiore all’occhiello della vita sociale forlivese per più di un secolo. E che ora si presenta come un’isola urbana decadente e dimenticata. Non parliamo poi di quei cavi elettrici, pericolosissimi per i visitatori, che alimentano il chiosco per l’organizzazione di eventi, che attraversano l’intero parco appoggiati sui rami, spesso secchi, degli alberi, e per un tratto immersi anche nell’acqua del laghetto. Il tutto ulteriormente abbruttito dalla presenza di gradini rotti con sporgenze pericolose per anziani e bambini che potrebbero inciampare e ferirsi, bagni pubblici invasi da muffe, incrostazioni e col soffitto pericolante, siepi e verde che danno su viale Spazzoli privi di manutenzioni, e alberature, come due platani, in pendenza verso il parcheggio e che, secondo i nostri attivisti che hanno compiuto un sopralluogo, potrebbero addirittura cadere da un momento all’altro. Per non parlare poi di malintenzionati che, spesso, raggiungono il Parco per consumare droga.

Abbiamo segnalato tutte queste situazioni di degrado al Comune, ma una domanda sorge spontanea: come può un’amministrazione comunale disinteressarsi di un luogo così, peraltro immerso nel centro storico? Una cosa è certa: con noi alla guida di Forlì, naturalmente se i cittadini ci daranno fiducia alle prossime elezioni comunali, il Parco della Resistenza (e non solo), tornerà ad essere accogliente e bello come un tempo. E rappresenterà l’immagine della rinascita del cuore cittadino. Tra progetti di defiscalizzazione per favorire la ristrutturazione di palazzi e appartamenti e l’apertura di locali, negozi, e piccole strutture ricettive. Perché l’obiettivo del M5S è quello di riportare i forlivesi nel centro storico e favorire lo sviluppo di un turismo, anche stanziale.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri del M5S per il Comune di Forlì

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Restauro dei murales cileni, iniziativa nata nel 2015 grazie ad una mozione del M5S

muralesviaminardiIl Comune sabato inaugurerà il secondo murale cileno restaurato. Quello di via Minardi che fa seguito a quello, inaugurato tempo fa, di viale Roma. Naturalmente non possiamo che accogliere con favore questa iniziativa dell’amministrazione. Ma non possiamo esimerci dal raccontare come questo progetto è nato: grazie ad una mozione presentata, nel 2015, dal M5S, ed approvata all’unanimità da tutti i gruppi consiliari. Un atto che prevedeva anche il coinvolgimento delle scuole nell’opera di restauro. Non potevamo, infatti, accettare che questi murales, realizzati, nel 1976, da un gruppo di studenti ed esuli cileni (fuggiti dalla dittatura della destra militare del generale Pinochet), fossero lasciati deperire, dimenticati, dietro ai bidoni dell’immondizia, vista anche la loro valenza storica oltre che artistica. Siamo per questo orgogliosi di aver esercitato in modo costruttivo il nostro ruolo di portavoce consegnando alla comunità una proposta di buon senso che non poteva essere bocciata dal Consiglio comunale, una delle poche approvate e poi realizzate dall’attuale amministrazione comunale a guida Pd.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri del M5S per il Comune di Forlì

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Carceri: via libera dal comitato paritetico a stanziamento per Forlì. Soddisfazione del sottosegretario Ferraresi e degli esponenti nazionali e locali M5S

carceriVia libera da parte del Comitato paritetico Ministero Infrastrutture e Trasporti-Ministero della Giustizia ad una specifica destinazione di risorse disponibili destinate alla ripresa dei lavori per il completamento del nuovo carcere di Forlì.
Ne dà notizia il sottosegretario alla Giustizia, onorevole Vittorio Ferraresi che ha la delega specifica all’edilizia penitenziaria, che si dice soddisfatto della ratifica allo sblocco di fondi. Il Comitato paritetico, riunitosi ieri mattina al ministero della Giustizia, era presieduto dal capo gabinetto, Fulvio Baldi, alla presenza del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, e della direttore generale delle opere pubbliche e dell’edilizia statale del Mit, Barbara Casagrande.

“Oggi è stata una giornata molto importante sul fronte edilizia carceraria grazie al lavoro di squadra fra Ministero della Giustizia, il Sottosegretario Ferraresi delegato per l’edilizia carceraria e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Lo sblocco dei fondi per i lavori del carcere di Forlì è un’operazione che rientra nel più ampio e strutturale piano carceri al quale stiamo lavorando”, commenta Carlo Ugo de Girolamo, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Trasporti della Camera.

Accolgono favorevolmente la notizia anche i consiglieri pentastellati Simone Benini e Daniele Vergini: “Dopo anni di incertezze sul futuro del carcere, la via maestra sembra così finalmente tracciata. E’ nostra intenzione sistemare e riaprire la Rocca di Ravaldino per farne un punto di attrazione turistica che possa ampliare l’offerta cittadina ricostruendo una corte del ‘500 incentrata sulla figura di Caterina Sforza, detta la “leonessa di Romagna”, una figura storica che riteniamo possa essere attrattiva e da far conoscere anche come simbolo della città. Basti vedere come altre città vicine, ad esempio Riolo Terme, abbiano fatto la stessa scelta impostando la loro Rocca proprio sulla figura di Caterina. Forlì è una delle poche città romagnole che non valorizza la propria Rocca, la sua riapertura è una delle proposte del nostro programma elettorale e può essere realizzata ancor prima del trasferimento del carcere, situato nella ex Cittadella, cioè la cinta fortificata ove sorgevano le abitazioni del popolo, che potrà sicuramente essere recuperato, ma in un secondo momento”.
“La rinascita cittadina non può che partire dalla rinascita del Centro Storico, uno dei nostri principali obiettivi sarà infatti quello di renderlo più attrattivo per i turisti ma anche di riportare i forlivesi a vivere nel cuore della città. Questo è necessario per riacquistare un orgoglio forlivese e permetterci di tornare a camminare a testa alta e tornare ad essere la “capitale” della Romagna”- concludono i consiglieri pentastellati.

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Zona Portici, un destino annunciato: giunta Pd incapace di intervenire. Ecco il “Piano della Rinascita” del M5S

porticiE alla fine per riportare legalità e ordine nella zona Portici si sono dovuti mobilitare, prima i cittadini, attraverso denunce e segnalazioni, e poi i Carabinieri con un vero e proprio blitz. Decine di spacciatori, tutti stranieri richiedenti asilo, sono stati arrestati, e la piaga dello smercio di droga, per ora, debellato. Per quanto tempo però? Si chiedono i cittadini e ci chiediamo noi. Una cosa è certa: se quell’area, a due passi dal centro storico e adiacente la stazione ferroviaria, continuerà ad essere abbandonata a se stessa, così come lo è stata in questi ultimi anni, delinquenti e malintenzionati continueranno a vederla come terreno fertile per i loro sporchi affari. A nulla, infatti, sono servite le proteste degli abitanti, i nostri interventi, le nostre interrogazioni, l’ultima discussa in consiglio proprio ad inizio anno: il Comune non si è mosso, non è intervenuto nemmeno potenziando i controlli o installando delle semplici videocamere. E così spaccio di droga e, addirittura, tentativi di stupro, sono aumentati nel tempo. Creando un vero e proprio porto franco della delinquenza a due passi del cuore della città.
A portare alla ribalta delle cronache la grave situazione di degrado della zona Portici fummo proprio noi un paio d’anni fa con “Movimento d’ascolto”, il nostro ciclo di assemblee pubbliche. Incontri con gli abitanti dei quartieri per comprendere problemi e difficoltà e girarli all’amministrazione comunale per la loro soluzione. Lo scorso anno incontrammo di nuovo i residenti dell’area Portici e, attraverso un’interrogazione, elencammo a sindaco e giunta tutte le cose che non andavano. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: per riportare legalità ed ordine quei cittadini hanno dovuto chiedere aiuto ai Carabinieri. Perché l’amministrazione a guida Pd non è stata in grado di intervenire al di la degli annunci. Avevamo chiesto anche una commissione per discutere i millantati interventi sbandierati da questa giunta per l’area Portici, ma non ci è mai stata concessa.
Cosa fare? Come abbiamo avuto già modo di dire in altre situazioni legate alla sicurezza pubblica è necessaria una maggiore presenza, in città, di uomini in divisa. In primis degli agenti della polizia municipale che devono tornare sotto il controllo del Comune di Forlì e non più dell’Unione dei Comuni. Se i forlivesi ce lo permetteranno, la prima cosa che faremo è riprenderci, appunto, il controllo della Polizia municipale, potenziarne l’organico, attualmente sottodimensionato, e ripristinare il servizio su strada. Con noi i vigili torneranno a fare il lavoro per il quale vengono pagati e cioè controlleranno strade, piazze e parchi e non più uffici e scrivanie come oggi. Più divise circolano in città, meno facilità di azione hanno malintenzionati e delinquenti. Tra l’altro nella manovra economico-finanziaria del Governo Conte c’è l’incremento dell’organico dei Carabinieri e della Polizia, attraverso nuove assunzioni.
Non solo divise. La nostra azione passerà per il “Piano della rinascita”, un vero e proprio progetto di rilancio del centro storico che vedrà l’abbassamento delle tasse comunali agli esercizi commerciali (negozi, locali), incentivi per la ristrutturazione di abitazioni e palazzi, aiuti per la creazione di piccole attività ricettive, e facilitazioni nell’apertura di nuove attività da parte dei giovani. E, naturalmente, rimuoveremo tutti quei lacci e lacciuoli burocratici che hanno bloccato, finora, lo sviluppo ordinato e armonico dell’area Portici

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri al Comune di Forlì per il M5S

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Uffici dell’Agenzia delle Entrate al posto dei negozi, una soluzione c’è: si attivi un tavolo tecnico. Positivo incontro del M5S col Direttore

daniele-carlo-AdEPer gli ex negozi “da serie A” si può trovare una soluzione. Si deve promuovere un tavolo tecnico fra Comune, Agenzia delle Entrate e Agenzia del Demanio (quest’ultima proprietaria dello stabile e titolare della procedura di ampliamento). Ieri mattina abbiamo avuto un cordiale incontro con il Dott. Natale Antonino Galasso, direttore dell’Agenzia delle Entrate di Forlì-Cesena per comprendere le loro esigenze e abbiamo riscontrato disponibilità ad affrontare il problema. Riteniamo per questo necessario far incontrare gli attori interessati da questa vicenda affinché trovino la soluzione migliore per i forlivesi. Una cosa è certa: in quei locali all’angolo tra via delle Torri e corso Mazzini, nel centro storico di Forlì, secondo noi devono tornare i negozi. E così, mentre gli altri partiti, per ultimi Lega e Pd, litigano sui giornali, noi scegliamo la strada dei fatti e della concretezza. Siamo davvero sorpresi del fatto che, fino ad oggi, siamo stati gli unici ad andare a parlare coi diretti interessati per cercare una soluzione. Sollecitiamo il Comune a muoversi con la massima celerità per organizzare un tavolo tecnico per parlare di possibili soluzioni. E’ ora che su questa vicenda l’inerzia amministrativa a cui siamo purtroppo abituati venga messa da parte. In ballo c’è il futuro del centro storico di Forlì, del cuore cittadino, che, proprio a causa di questa “paralisi” politica della giunta a guida Pd, è ridotto in uno stato di completo abbandono. Un ragionamento, questo, che avrebbe dovuto fare da tempo il Comune e che, invece, non è stato fatto. Anzi, come abbiamo potuto constatare dalle carte, l’ultima variante al Regolamento edilizio approvata, nel dicembre scorso, proprio da questa maggioranza di centrosinistra, non impediva l’uso ad uffici di quei locali. Una leggerezza grave, che ora rischia di essere pagata molto cara dalla città, vista la necessità di andare a correggere un iter avviato da tempo a causa della scarsa lungimiranza di questa Amministrazione. Il nostro auspicio è che si sia ancora in tempo per correggere questo errore trovando una soluzione che faccia gli interessi, esclusivamente, della collettività. Per questo motivo abbiamo presentato un ordine del giorno sul quale speriamo ci sia la convergenza anche di tutti quei consiglieri comunali che, coi fatti, e non solo a parole, tengono a cuore il nostro centro storico che deve tornare ad essere un luogo attrattivo, organico, aggregante anche nelle ore serali, e in grado di invogliare i cittadini a tornare a frequentarlo per il suo shopping e per i suoi locali e ad abitarlo per le sue belle case.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali M5S Forlì e Carlo de Girolamo, parlamentare M5S

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Agenzia delle Entrate negli ex negozi da serie A, Così il Comune finisce per annientare il centro storico! Ecco il “Piano della Rinascita” del M5S

centro“Prima il cantiere abbandonato per quasi due anni nel portico degli Uffici statali di piazza Saffi, ora l’Agenzia delle Entrate che si trasferirà negli ex negozi da “Serie A”. Ecco come ti uccido il centro storico. Scientificamente. E’ stato dato il colpo di grazia al cuore di Forlì. Spento per sempre. Gli ex negozi del piano terra, infatti, diventeranno il front-office dell’Agenzia delle Entrate per la “bellezza” di ulteriori dodici vetrine che spariscono dal centro storico”, accusano i consiglieri del M5S di Forlì Vergini e Benini.

“E la giunta a guida Pd che fa? Nulla. Anzi, il sindaco si è, addirittura, vantato di essere riuscito a far riprendere i lavori al portico. Certo per spianare la strada a tutto, tranne che al commercio, come, invece, qualsiasi altra normale amministrazione comunale avrebbe fatto. Non è possibile, infatti, lasciare in questo stato il cuore antico di Forlì, spento, abbandonato, privo di vitalità. Una scellerata politica del Pd ha, infatti, favorito l’apertura dei centri commerciali nelle periferie, senza uno studio di impatto che prevedesse gli effetti negativi sul tessuto commerciale della città. Ovvero le continue chiusure di negozi e l’inesorabile desertificazione del centro. Come si può pensare di attirare gente senza una via dello shopping? Come si può ingenerare attrattività senza luci accese e vetrine da ammirare? La Forlì del declino è servita. Grazie alle cervellotiche politiche di chi ha governato la città per tutti questi anni”, ribadiscono i pentastellati Vergini e Benini..

“Ma è ora di girare pagina, di cambiare registro. E’ ora che Forlì si svegli da questo lungo letargo, che risorga. Si può, ma soltanto se i cittadini lo vorranno veramente. Piazza Saffi, via delle Torri, piazza del Duomo, i corsi Mazzini e Garibaldi, non meritano questo destino. Vanno rivitalizzate!

LA PROPOSTA
Il M5S ha già pronto il “Piano della Rinascita” che, a breve termine, sempre se i forlivesi ce lo permetteranno, prevedrà un deciso intervento di ridimensionamento delle tassazioni comunali sulle imprese commerciali e artigianali presenti nel centro storico: la tassa per l’occupazione del suolo pubblico è un esempio, ma anche Imu e TARI/Tariffa Puntuale hanno margini di riduzione; non solo, anche incentivi a chi ristruttura, riqualifica, adegua sismicamente attraverso sconti sulle tassazioni e semplificazione burocratica. Ad esempio sarà anche creata una smart card che consente uno sconto su ogni acquisto fatto negli esercizi convenzionati del centro storico (possibilmente anche in formato elettronico, per raggiungere anche i giovani e stare al passo con le tecnologie).” annunciano Vergini e Benini, consiglieri del M5S di Forlì.

“Nel frattempo, in attesa del ritorno graduale delle attività commerciali, prevediamo di disincentivare il fenomeno delle vetrine abbandonate: se i locali non sono affittati sarà chiesto ai proprietari di mettere a disposizione del Comune gli spazi espositivi, in cambio di alleggerimenti sulle tassazioni, perché non si vedano più quegli orrendi “buchi” durante il passeggio lungo le vie considerate strategiche. Tutto questo però non può prescindere da una migliore manutenzione, pulizia, controllo del centro cittadino, per questo ultimo aspetto ricollocheremo un ufficio della Polizia Municipale in centro storico, con specifiche funzioni di presidio. Piazza Saffi e Piazza del Duomo diventeranno un polo attrattivo. Riapriremo Rocca di Ravaldino dopo lo spostamento del carcere per farne un punto di attrazione turistica. Razionalizzeremo la zona pedonale nelle porzioni di centro più di pregio. E poi lanceremo l’idea che “abitare in centro è bello” mediante una serie di interventi coordinati che comprendano incentivi, semplificazioni burocratiche e investimenti sulla sicurezza e sulla mobilità sostenibile”, continuano spiegando parte del programma del M5S di Forlì per il prossimo governo della Città, i consiglieri Vergini e Benini.

“Sempre citando il nostro programma di Governo della Città, all’interno del centro storico, inoltre, saranno individuati quattro poli di attrazione che diventeranno veri e propri quartieri: “Quartiere dei Musei” (San Domenico, palazzo Romagnoli, palazzo Gaddi); “Quartiere della vita serale e dell’enogastronomia” (piazza delle Erbe, via delle Torri, piazza Orselli; “Quartiere degli eventi” (piazza Saffi) e “Quartiere della Cultura” (palazzo Merenda, corso delle Repubblica, Università). Quartieri o poli di attrazione che dovranno essere collegati da una viabilità pedonale che esalti le bellezze dei palazzi presenti, ciò consisterà nella riqualificazione completa delle principali strade che portano in piazza Saffi e nel rifacimento delle pavimentazioni e dell’arredo urbano con il medesimo schema architettonico in tutta la città. Infine, sarà dato il via al sistema degli “alberghi diffusi” attraverso l’utilizzo a fini turistici delle case vuote o dei locali storici per rendere, così, conveniente il recupero degli edifici del centro”, concludono i pentastellati Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del M5S di Forlì.

Nell’articolo sono presenti solo alcune delle nostre proposte per vedere il programma Centro Storico integrale
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