L’ultima trovata dell’AUSL veterinaria: gatti nel canile comunale per l’emergenza virus? Il Comune riprenda le redini della situazione!

La nostra AUSL veterinaria non è nuova ad azioni che possiamo definire “peculiari”, ricordiamo ad esempio il divieto totale, unico in italia, di portare gli animali da compagnia all’interno dei supermercati, nemmeno all’interno di appositi carrelli come succede nel resto della nazione; oppure il tristemente famoso abbattimento di una mucca crivellata con decine di colpi di pistola e poi finita con una fucilata a pallettoni.

L’ultima “trovata” la leggiamo sulla stampa locale di oggi: il dott. Usberti dell’AUSL veterinaria avrebbe disposto la creazione nel canile comunale di appositi box per cani e gatti di cittadini contagiati da virus Covid19, senza avvisare il Comune o l’anagrafe canina. Un’azione come minimo irrituale, ma che andrebbe anche contro i suggerimenti delle associazioni animaliste e le disposizioni regionali che specificano che qualora un contagiato Covid19 non possa occuparsi del suo animale lo debba affidare a parenti o conoscenti. Invece il rischio di questa iniziativa è che passi il messaggio sbagliato che gli animali debbano essere portati in canile per la loro sicurezza, mentre come sappiamo questa dovrebbe essere solo l’ultima possibilità. Ci chiediamo poi quali siano i costi per realizzare questi nuovi box che saranno pagati loro malgrado dai Comuni senza nemmeno essere stati avvisati, inoltre ci chiediamo come sia possibile ospitare dei gatti all’interno di un canile senza ledere il loro benessere o creare altre problematiche. Sollecitiamo quindi l’amministrazione comunale a riprendere in mano le redini e a garantire un uso oculato delle risorse e il rispetto del benessere animale.

Daniele Vergini e Simone Benini consiglieri comunali M5S Forlì

 

Mai più cani isolati socialmente: si discuta del problema canile in una commissione consiliare. Tra le proposte del M5S nuovo bando per la gestione e un cimitero per animali domestici

canileChe il cane sia entrato a tutti gli effetti a far parte del nucleo familiare dei forlivesi lo dicono i numeri. Dati chiari, eloquenti. Quelli di un’indagine condotta nel 2016 da Legambiente che per Forlì parla di 1 cane ogni 3,5 residenti registrato all’anagrafe canina. Ovvero il 30% circa dei nostri concittadini (circa 35mila forlivesi) convive col suo amato Fido. Ed è questo che rende la gestione del miglior amico dell’uomo un fenomeno, anche sociale. Nei canili in primis. Luoghi dove il cane andrebbe ospitato ed anche educato: cosa che, secondo quanto denunciato dall’Associazione volontari del canile di Forlì, attraverso i media, non accadrebbe nella struttura della nostra città, che terrebbe alcuni cani in “isolamento sociale senza la possibilità, per alcuni di loro, di interagire né con gli altri Fido, né con gli operatori oppure i volontari, e con un sistema meccanico di apertura esterno al box che azzera qualsiasi contatto con l’uomo”. Non solo, l’Associazione lamenta anche “la totale mancanza, in questi anni, di una figura professionale che supporti questi animali con percorsi di recupero comportamentale, necessari per aumentare il loro indice di adottabilità”. E critica il Comune per il solito, stancante, rimpallo burocratico che non avrebbe permesso loro, insieme ad un istruttore cinofilo, di avvicinare questi cani. Così, stanchi di questi assurdi, quanto incomprensibili, ostacoli, i volontari (che peraltro avevano presentato un progetto di recupero per questi animali, a costo zero per il Comune, e con figure professionali preparate come veterinari e istruttori cinofili) chiedono di essere ascoltati in Consiglio comunale, in una Commissione ad hoc convocata per discutere di questo delicato argomento.

LA PROPOSTA DEL M5S
Ebbene, al “silenzio” dell’amministrazione comunale a guida Pd, noi del M5S rispondiamo col “rumore” del fare. Ovvero con la proposta di un nuovo bando per l’affidamento (vista la scadenza a fine anno del contratto di gestione all’attuale Cooperativa), ma solo dopo le elezioni comunali del maggio 2019 lasciando, così, a chi governerà Forlì l’onere di redigerne le linee guida. E, come previsto dalla legge, con l’affidamento del canile ad associazioni animaliste e non, come nel caso attuale, ad una cooperativa con l’associazione relegata a posizione subordinata. Nel nuovo bando sarà inserita, anche, la necessaria presenza del veterinario comportamentalista e dell’educatore per valutare e gestire i cani problematici al fine di aumentarne l’indice di adottabilità. Sarà, ovviamente, interrotto l’isolamento sociale denunciato dai volontari e la struttura verrà, quindi, suddivisa in due parti: un canile sanitario di prima accoglienza con “zona quarantena” e, in separato spazio, un’ampia area adibita a “parco-canile” dove i cani possano vivere liberi in gruppo. Non solo, sarà richiesta una maggiore trasparenza dei bilanci di gestione del canile e tutti gli eventuali utili dovranno essere impiegati nel miglioramento delle condizioni dei cani e mirati ad incentivare la loro adozione oltre che per l’autofinanziamento della struttura. E, ancora, creazione di un cimitero comunale per gli animali domestici per dare sepoltura agli animali che vivono nelle famiglie forlivesi ed incremento del numero, oltre che della qualità, delle aree di sgambatura per cani e delle aree verdi dove è consentito il loro accesso, compresa una parte del Parco urbano. Infine, incentivi alle adozioni attraverso le spese veterinarie agevolate e realizzazione di un “gattile-sanitario” in grado di accogliere felini ammalati o incidentati.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri del M5S per il Comune di Forlì

AGGIORNAMENTO DEL 11/1/2019:
Cogliamo con favore il fatto che che la Giunta abbia fatto, pochi giorni fa, quanto da noi richiesto: prorogare di un anno la concessione del canile, sarà quindi la prossima giunta comunale, dopo le elezioni di maggio, a decidere i criteri del nuovo bando, se il M5S sarà alla guida della città, come abbiamo più volte detto, la gestione del canile prevedrà priorità di assegnazione alle associazioni animaliste, come stabilisce la Legge.

Vedi anche comunicato precedente: Canile comprensoriale senza convenzione con le associazioni animaliste

Per visionare il nostro programma completo sugli Animali
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volantino con le principali proposte:
animali 2019

 

Caso “mucca pazza”, esposto M5S in Procura e interrogazione in Regione

mucca_pezzata_rossaSull’assurda, quanto inquietante, vicenda della ‘mucca pazza’ ridotta, prima a colabrodo con 19 pistolettate esplose dagli agenti della Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni, e poi, dopo l’intervento del personale veterinario dell’Ausl Romagna, finita a fucilate tra Magliano e San Martino, abbiamo presentato un esposto in Procura. La dinamica, ma, soprattutto, le dichiarazioni rilasciate dai soccorritori non ci convinsero già nell’immediato. Ma ora che abbiamo ottenuto i verbali, che la Municipale non volle inizialmente consegnarci, il fatto è accaduto a giugno, quei dubbi sono diventati sospetti concreti. Abbiamo infatti rilevato informazioni discordanti e contraddittorie fra quanto riportato dai verbali dell’AUSL e dei vigili presenti sul posto. Per questo ci siamo rivolti alla Procura della Repubblica di Forlì perché è giusto fare chiarezza sull’accaduto. Anche per la gravità della cosa. Perché gli operatori del servizio veterinario dell’Ausl e gli agenti della Polizia municipale non hanno utilizzato la telenarcosi, come da prassi in questi casi? Perché forse non ne erano in possesso? Aspetto questo preoccupante, al di là del maltrattamento nei confronti dell’animale. Quello che, infatti, emerge da questo caso e che ci preme maggiormente evidenziare è la scarsa sicurezza dei cittadini: cosa sarebbe successo se, invece, di una mucca in fuga, fosse fuggito da un circo un animale feroce o un elefante? Si sarebbe usato un mitra per fermarlo o abbatterlo? Insomma, siamo seri! Non è normale, come risulta dai verbali, aver sparato 19 colpi di pistola per “difendersi” da una mucca, poi abbattuta con un fucile a pallettoni, peraltro, non di ordinanza. Questo pone parecchi dubbi sull’efficacia della catena di comando della Polizia Municipale, vorremmo quindi che si facesse chiarezza su chi ha realmente dato l’ordine di sparare, senza però cercare la facile soluzione di trovare un capro espiatorio nell’agente che ha materialmente premuto il grilletto.

Della vicenda si è interessata anche la Capogruppo in Regione del Movimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, che ha depositato un’interrogazione con la quale chiede alla giunta Bonaccini di fare chiarezza sull’accaduto. “Vogliamo sapere – scrive la Piccinini – cosa sia realmente accaduto, perché non sia stata usata la telenarcosi che somministra farmaci sedativi o anestetici a distanza invece di sparare; e soprattutto se la Regione abbia una specifica normativa che regolamenti la pratica dell`immobilizzazione tramite telenarcosi e quale sia la procedura operativa adottata in casi come questo e le operazioni che dovrebbero svolgere i soggetti coinvolti (Ausl, Polizia municipale, Forze dell`ordine, Vigili del fuoco, Comune, eccetera)”

 

Mucca abbattuta a Magliano, per quale motivo Vigili e AUSL non l’hanno sedata?

mucca_pezzata_rossa“Il M5S di Forlì si associa alla richiesta di chiarimenti che Gianluca Felicetti, presidente nazionale della LAV (Lega Anti Vivisezione), ha fatto al Sindaco Drei e all’AUSL Romagna in merito alla mucca abbattuta ieri in zona Magliano, interrogheremo il Sindaco per capire per quale motivo l’animale è stato abbattuto invece che narcotizzato”, scrivono in una nota i Consiglieri Comunali Daniele Vergini e Simone Benini del Movimento 5 Stelle di Forlì

“E’ evidente che la sicurezza delle persone viene prima, ma risulta incomprensibile come una sola mucca in fuga possa essere un evento ingestibile da parte della Polizia Municipale dell’Unione, dei Vigili del Fuoco e del personale veterinario dell’AUSL. Si è trattata di una leggerezza oppure i vigili e l’AUSL non hanno a loro disposizione la strumentazione necessaria per sedare gli animali fuori controllo? In questo caso sarebbe l’ennesima mancanza ingiustificata a carico dei due Enti a ulteriore prova della loro totale disorganizzazione, e il tutto si aggiunge tristemente allo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato voluto dal precedente governo”, attaccano i pentastellati.

“Le persone poco sensibili potranno obiettare che “era solo una mucca”, ma come ci ricorda una famosa massima di Gandhi “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali”, bastava veramente poco per evitare questo tragico epilogo che sicuramente ha urtato la sensibilità di numerosi forlivesi e si aggiunge ai numerosi episodi dove questa Amministrazione ha dimostrato poca attenzione al tema degli animali”, concludono Vergini e Benini.

 

Canile comprensoriale senza convenzione con le associazioni animaliste. M5S: “Giunta insensibile al tema del benessere animale, non fa nemmeno applicare le proprie regole”

canile“Spiace, dopo la vicenda dei conigli del parco, dover tornare nuovamente a criticare l’Amministrazione su tematiche relative alla gestione degli animali ma siamo venuti a conoscenza di un altro fatto grave che riguarda questa volta il canile comprensoriale”, si legge in una nota a firma di Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì. “A quanto ci risulta la cooperativa For.B, attuale gestore del canile, è carente da gennaio della necessaria convenzione con una o più associazioni animaliste, obbligo espressamente previsto dal disciplinare di gestione”.

“Le associazioni animaliste convenzionate – spiegano i consiglieri 5 Stelle – dovrebbero essere incaricate, ai sensi anche della della Legge Regionale, di verificare la cura del benessere animale nella struttura e la correttezza delle operazioni di adozione. Ma, a quanto pare, al Comune e all’assessore Samorì questo non interessa e preferiscono chiudere non uno ma entrambi gli occhi di fronte ad una palese inadempienza alle regole che erano state previste dalla stessa Amministrazione comunale”

“Rileviamo inoltre anche un’altra evidente inadempienza: la mancata realizzazione della “pensione per cani” che era uno dei punti principali per aggiudicarsi il bando di gestione nel 2012, la struttura mai costruita ma che si sarebbe dovuta realizzare entro il 2013, doveva essere destinata ad accogliere temporaneamente i cani dei cittadini che avessero avuto questa esigenza (ad esempio in occasione delle ferie) e doveva essere una risorsa contro l’abbandono ma anche una fonte di reddito aggiuntivo per compensare le spese del canile, ci chiediamo per quale motivo anche in questo caso il Comune abbia fatto finta di nulla quando la mancata realizzazione della pensione era espressamente specificata come causa di risoluzione del contratto, perchè il Sindaco non ha diffidato il concessionario ad adempiere come previsto dal disciplinare?”, attaccano i pentastellati.

“Infine, visto che entro fine anno dovrà essere predisposto il nuovo bando per la nuova gestione, sottolineiamo un’altra anomalia del canile di Forlì, che assieme a quello di Ravenna sono gli unici della zona ad essere gestiti direttamente da cooperative, con le associazioni animaliste poste in posizione “gregaria”. Al contrario se guardiamo i canili dei vicini comuni di Cesena, Cervia, Rimini, Riccione e Lugo troviamo una situazione capovolta: la gestione è in carico direttamente alle associazioni, mentre le cooperative forniscono la mano d’opera, una impostazione che riteniamo migliore sia dal punto di vista del benessere animale che da quello economico, senza dimenticare che anche le Leggi nazionali prevedono che i canili debbano essere concessi prioritariamente alle associazioni o agli enti aventi finalità di protezione degli animali. Per questo motivo chiediamo a Sindaci ed alle Giunte comunali che delibereranno il nuovo bando di seguire la normativa alla lettera mirando ad affidare il canile ad una associazione (o gruppo di associazioni) che conoscano le reali esigenze degli animali e pensino al miglioramento della struttura muovendosi nell’unico interesse del benessere degli animali. Di certo così farebbe una giunta 5 Stelle”, concludono Vergini e Benini.

 

Conigli del parco, Paolo Bernini (M5S): “Esposto in Procura: i conigli di Forlì uccisi con il gas. il benessere animale non è una questione solo di etica, ma soprattutto di rispetto delle norme”

photo_2017-11-03_13-27-35I conigli del parco di Forlì, vittime due volte della crudeltà umana, continuano ad essere catturati e uccisi con il gas.

“Nonostante i rilievi che, insieme al consigliere comunale Daniele Vergini abbiamo posto riguardo il fatto che questi conigli non sono conigli di un allevamento e che, soprattutto, c’è stato tempo per poterli sterilizzare e curare e che, al momento, seppure alcuni possano risultare positivi alla mixomatosi, questa non è una patologia trasmissibile all’uomo e che questi animali non sono soggetti al consumo umano.” Dichiara il Portavoce parlamentare del Movimento cinque stelle alla Camera Paolo Bernini che prosegue: “Non esiste quindi una situazione d’emergenza che possa giustificare in alcun modo il trattamento di cui sono vittime: i conigli sono catturati con reti e trappole, trasportati in gabbiette inadeguate, sono terrorizzati, tremanti e con gli occhi lucidi, poi sottoposti ad un test oculare che non e’ inequivocabile, si dovrebbe utilizzare un test definito in gergo tecnico “Elisa” per poter avere la certezza  della positività alla mixomatosi, dovrebbe esserci per ogni soggetto un referto veterinario che ne motivi l’infausta prognosi, diversamente dovrebbero essere curati invece di essere condannati a morte sommariamente e gassati con l’anidride carbonica.”

“Soprattutto, alla luce di una situazione che si conosce da anni, sono evidenti i profili di omissione e di mancato intervento: per prevenire la mixomatosi dei conigli basta un vaccino e per evitare la proliferazione bastava che venissero sterilizzati e ricollocati adeguatamente. Ovviamente, in considerazione dei numerosi ed evidenti rilievi, questa situazione sarà oggetto di un esposto alla Procura e di un’interrogazione parlamentare.” Conclude il deputato pentastellato a margine dell’ispezione effettuata al parco Franco Agosto di Forlì con la presenza del Corpo Forestale dello Stato.

 

La nuova “mattanza” dei conigli del parco è colpa dell’inaccettabile inerzia del Sindaco e dell’Amministrazione

mattanza conigli 2Prendiamo atto con rammarico che il sindaco Drei ha firmato una nuova ordinanza che dispone l’abbattimento dei conigli del parco urbano. La motivazione è l’insorgenza di un nuovo focolaio di mixomatosi, quando quello precedente era stato dichiarato estinto dall’AUSL prima dell’estate.

Ci preme sottolineare come la responsabilità di quanto sta accadendo ricada inevitabilmente sul sindaco stesso, che per Legge è responsabile di tutti gli animali vaganti sul territorio comunale, compresi i conigli del parco.

I forlivesi devono sapere che dopo il tavolo tecnico con le associazioni animaliste tenutosi il 18 luglio scorso, l’Amministrazione non ha preso alcuna decisione o iniziativa in merito, nonostante numerosi solleciti da parte nostra e delle associazioni per la creazione di un piano di corretta gestione degli animali.

Le omissioni ed il disinteresse alla vicenda del sindaco Drei e  dell’assessore competente Samorì hanno lasciato inevitabilmente i conigli nello stesso identico stato di incuria e sovraffollamento nel  quale hanno sempre versato, che favorisce l’insorgere della mixomatosi  la cui conseguenza è la “facile soluzione” della mattanza. Questi  metodi e queste soluzioni non ci appartengono, prendiamo atto che ancora una volta questa Amministrazione ha illuso e preso in giro i cittadini e omesso di accollarsi una responsabilità che gli spettava per Legge.

 

Cibo e animali: il grande caos. Evento pubblico con 4 parlamentari 5 stelle

video streaming dell’evento disponibile qui

Allevamenti intensivi, sfruttamento e maltrattamento e abbandono di animali, macellazione abusiva, filiera della carne, tossicità degli alimenti, alimentazione “negativa”, interessi nascosti… Un lungo elenco di temi sarà trattato a Forlì domenica 1 ottobre 2017, alle ore 15:30, presso la sala del quartiere Cava in via Sillaro 42, a Forlì da 4 parlamentari del MoVimento 5 Stelle.
Per un evento pubblico dal titolo esemplificativo: “Cibo e animali, il grande caos”, organizzato dal meetup “Amici di Beppe Grillo” di Forlì, il gruppo di attivisti pentastellati che ha come portavoce in consiglio comunale Simone Benini e Daniele Vergini.

Interverranno all’incontro del 1° ottobre: i senatori Lello Ciampolillo e Carlo Martelli ed i deputati Mirko Busto e Paolo Bernini, recentemente protagonista quest’ultimo di un blitz, con le forze dell’ordine, in un allevamento di cani e mucche in provincia di Parma per liberare gli animali dai maltrattamenti.
Tutti parlamentari da anni impegnati nella difesa dei diritti degli animali: dalla battaglia per la chiusura degli zoo, fino alle tante iniziative in tutta Italia contro il randagismo, passando per la presentazione di apposite proposte di legge, come quella per le mense sostenibili.

L’assunto principale che ispirerà i portavoce del Movimento 5 stelle nel convegno di Forlì è che “l’alimentazione, la salute e la sostenibilità ambientale sono strettamente correlate fra loro e interconnesse con il nostro stile di vita. Da più parti emerge sempre più chiaramente l’esigenza di ampliare le scelte alimentari, sia per motivi di salute, sia per motivi legati alla varietà dei cibi che vogliamo consumare. Molte persone consumano troppi alimenti di origine animale: carne, pesce latte e derivati e uova e questo ha conseguenze gravi sia dal punto di vista della salute, sia dal punto di vista ambientale”.
Tante le tematiche all’ordine del giorno che saranno materia di dibattito e confronto con i cittadini a Forlì e dal mondo dei nostri amici a 4 zampe, per ultima, la recentissima presentazione del “Manifesto in quindici punti per i diritti degli animali” condiviso dai parlamentari del M5S che Mirko Busto e Paolo Bernini si sono impegnati a portare avanti a Palazzo Montecitorio.

Al termine del convegno del 1° ottobre seguirà un aperitivo di autofinanziamento.

CIBO E ANIMALI 1-10-17

 

Sgambatoi: pochi e senza acqua!

Il Meetup Amici di Beppe Grillo di Forlì ha messo in atto un’azione dimostrativa per sensibilizzare la cittadinanza sul tema degli sgambatoi per cani, posizionando nelle aree presenti sul territorio comunale delle ciotole per l’acqua, spesso assenti ma indispensabili durante il periodo estivo.

“Le aree di sgambatura a Forlì sono poche” dichiarano Daniele Vergini e Simone Benini consiglieri comunali del M5S Forlì, “alcune di esse sono all’interno di parchi ma accessibili solo tramite specifico percorso vincolato in entrata e uscita. Questa giunta pare totalmente disinteressata al benessere dei nostri amici a quattro zampe, a Bologna ad esempio hanno regolamentato una procedura dove i proprietari di cani regolarmente iscritti all’anagrafe canina possono riunirsi in comitati e produrre le documentazioni necessarie per chiedere, nuovi sgambatoi. A Forlì invece sembrerebbe che, attualmente, l’unico modo efficace per aprire un nuovo sgambatoio sia chiedere un favore a qualche politico…”

 

Accettata la nostra proposta di realizzare un regolamento per la tutela del benessere animale. Ma riguardo ai conigli del parco urbano ancora nulla di concreto. Assessore Samorì inadeguata al ruolo

“Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata finalmente discussa e approvata, anche se solo in parte, la nostra mozione che impegna la giunta a realizzare un Regolamento per la tutela del benessere animale e loro convivenza con i cittadini”: a darne notizia i consiglieri comunali Daniele Vergini e Simone Benini del Movimento 5 Stelle di Forlì, che però precisano: “A differenza della maggior parte dei comuni capoluogo il nostro è inspiegabilmente carente dal punto di vista regolamentare in questo ambito, indice della scarsa considerazione che questa giunta ha sempre avuto del benessere animale, tema che al contrario sta a cuore a molti forlivesi.”

I pentastellati si dicono “soddisfatti” che sia stata accolta la prima parte della loro proposta ma spiegano di considerarsi anche “un po’ delusi” che sia stata invece cassata la seconda parte della mozione che chiedeva di rimuovere i divieti indiscriminati di accesso dei cani, anche se condotti al guinzaglio, nelle principali aree verdi del comune, incluso il Parco Urbano.

“Tale decisione è inspiegabile anche alla luce di recenti dispositivi giurisprudenziali che hanno annullato ordinanze, come quelle in vigore a forlì, che impongono una eccessiva limitazione della libertà di circolazione delle persone e dei loro animali. La logica di queste sentenze è che non è consentito imporre divieti totali (i cittadini hanno il diritto di essere accompagnati ovunque dai propri animali d’affezione) ma, al contrario, è necessario partire da una generale libertà di accesso, accompagnata da rare e motivate eccezioni. Si tratta comunque di un piccolo risultato positivo, e quando il nuovo regolamento approderà in commissione non mancheremo di apportare il nostro contributo con proposte migliorative”: dichiarano Vergini e Benini.

Quanto all’ormai nota vicenda dei conigli del Parco urbano il M5S di Forlì denuncia: “il protrarsi dell’inerzia dell’Amministrazione comunale”.

“L’assessore Samorì in risposta ad una nostra interrogazione, ha infatti preso nuovamente tempo, dichiarando che il vincolo sanitario non sarebbe ancora stato revocato e di essere ancora in attesa di ottenere le valutazioni dell’AUSL veterinaria. Al contrario da documenti ufficiali in nostro possesso che rendiamo pubblici possiamo affermare che l’AUSL, visto l’esito degli esami che dimostrano l’assenza della malattia, abbia già chiesto al Comune di rimuovere l’ordinanza che indica il parco urbano come zona infetta da mixomatosi. L’assessore quindi mente o non conosce nemmeno lo stato delle cose”: attaccano Vergini e Benini.

Il Movimento 5 Stelle di Forlì coglie la palla al balzo per lanciare un appello ai cittadini forlivesi e lanciare un “mail bombing” al Comune per chiedere l’immediata revoca dell’ordinanza e le dimissioni dell’assessore Samorì.

“La gestione della colonia dei conigli del parco è stata a dir poco scellerata, questa Amministrazione non è mai voluta intervenire in modo concreto, operativo e soprattutto risolutivo, è francamente intollerabile la mancata realizzazione dopo tanti anni di un piano di gestione dei conigli, con le dovute sterilizzazioni e vaccinazioni secondo metodi etici ed ecologici. Ma soprattutto, ora che abbiamo certezza dell’assenza di mixomatosi, ed è quindi possibile portare conigli fuori dal parco, è assolutamente necessario non aspettare oltre e prevedere un programma di affidi, appoggiandosi alle numerose associazioni animaliste che forniscono in modo gratuito un supporto competente e specializzato”, concludono i consiglieri 5 Stelle.

Il Movimento 5 Stelle Forlì annuncia infine che parteciperà con una propria delegazione al corteo indetto da META ed altre sigle animaliste previsto per sabato 17 giugno contro l’abbattimento degli animali del Parco urbano di Forlì, l’appuntamento è per le ore 11 al parcheggio dell’argine, fronte via Lazio, per poi arrivare fino a piazza Saffi.

ISTRUZIONI PER IL “MAIL BOMBING”

Invitiamo tutti i cittadini ad inviare una richiesta scritta via email al Comune
le email a cui scrivere sono sindaco@comune.forli.fc.it assessora.samori@comune.forli.fc.it roberto.mini@comune.forli.fc.it
e per chi ha la PEC anche all’indirizzo comune.forli@pec.comune.forli.fc.it

il messaggio suggerito è il seguente, inserendo il vostro nome e cognome in fondo

Vista la lettera inviata dall’AUSL Romagna al Comune di Forlì (Prot. 2017/0110149/P del 23/5/2017) che propone la revoca dell’ordinanza sindacale sulla mixomatosi dei conigli del parco urbano a seguito dell’esito negativo degli esami ematici, nella mia qualità di cittadino, chiedo la sua immediata applicazione e l’avvio di una campagna di affido degli animali. Chiedo inoltre di sapere perché non sia stato ancora applicato quanto suggerito dall’AUSL e per quale motivo l’assessore Samorì abbia mentito nel Consiglio Comunale del 13/6/2017 affermando che si stava ancora aspettando una presa di posizione dell’AUSL in merito. Chiedo le dimissioni dell’Assessore Samorì o il suo esonero da parte del Sindaco dalla delega al benessere animale. Chiedo di ricevere risposta scritta, indicante, tra l’altro, il numero di protocollo di questa mia richiesta e il nome del funzionario responsabile del procedimento ai sensi della legge 241 del 1990.

Distinti saluti

AGGIORNAMENTO DEL 16 GIUGNO:
grazie al contributo di tutti voi il mail bombing ha dato il suo primo risultato! Ci è stato segnalato che oggi i cartelli sulla mixomatosi sono stati rimossi e abbiamo ricevuto una comunicazione dal responsabile comunale che ci conferma che l’ordinanza sarà rimossa a giorni. E’ stato inoltre fissato per l’8 luglio un tavolo tecnico di confronto con le associazioni, per il quale verranno diramati la prossima settimana gli inviti a tutte le associazioni che ne hanno fatto richiesta o che la faranno in tempi brevi!