Programma Pubblica Amministrazione 2019

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Grazie all’esperienza dei nostri consiglieri comunali all’interno dell’Amministrazione comunale negli ultimi 5 anni, abbiamo individuato una serie di migliorie che porterebbero certamente benefici ai servizi offerti ai forlivesi.

Le basi della nostra filosofia sono:

  • attivare un vero dialogo continuo e partecipato con la cittadinanza;

  • attivare un vero dialogo continuo e partecipato con i dipendenti comunali;

  • basare la nostra azione su una vera meritocrazia;

  • offrire sempre e comunque il buon esempio, in primis a livello politico.

Di seguito elenchiamo le nostre principali proposte.

Incremento della qualità dei Servizi resi al cittadino

  • Superamento dell’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese: l’Unione è l’ente di secondo livello al quale sono stati conferiti 5 anni fa i servizi di Polizia Municipale, Sportello Unico per le Attività Produttive, Informatica, Protezione Civile, servizi che da quel momento hanno iniziato a funzionare male o comunque peggio di quanto funzionassero prima, con disservizi ai cittadini e disagi ai dipendenti.

    Siamo sicuramente favorevoli alle Unioni e ad altre forme di sinergia tra enti. Riconosciamo che unire le forze in alcuni casi possa essere utile e funzionale, ma ciò è efficace solo tra comuni piccoli, di simili dimensioni e in un’ottica di futura fusione tra comuni, caratteristiche, queste, che purtroppo non appartengono alla nostra attuale Unione. Essa, infatti, comprende 15 municipi, è la più grande d’Italia e ha dimostrato purtroppo di essere incapace di mantenere gli impegni di qualità e risparmio promessi nella gestione dei servizi.

    Una cosa è certa: con il conferimento dei servizi all’Unione la qualità è diminuita e i costi sono aumentati.

    La nostra proposta è di uscire dall’Unione, nell’interesse anche dei piccoli comuni che saranno accompagnati, se lo vorranno, alla creazione di unioni separate e più piccole. Resterà comunque la disponibilità del Comune di Forlì a gestire direttamente convenzioni con gli altri comuni (o unioni).

    Come prima azione procederemo al recesso dalla convenzione per il servizio di Polizia Municipale, per riportare sotto la gestione diretta comunale questo importante servizio, che impatta sulla sicurezza dei forlivesi. Successivamente si procederà nello stesso modo anche con lo Sportello Unico delle Attività Produttive e con gli altri servizi.

  • Regolamenti Semplici: rivisitazione completa di tutti i regolamenti comunali in ottica di semplificazione e sburocratizzazione di tutte le procedure, con un occhio di riguardo anche alla omogeneità territoriale con i comuni limitrofi ed all’uso di un linguaggio chiaro e semplice.

  • Incremento e coordinamento orari di apertura degli uffici al pubblico: se ad esempio per seguire una pratica oggi è necessario recarsi in Comune in tre diversi uffici aperti magari in orari differenti, sotto la nostra gestione avremo cura che gli orari di apertura e di presenza di tecnici e funzionari siano ampi e logicamente coordinati fra loro.

  • Riorganizzazione degli uffici per finalità e non per materia: oggi, il cittadino che vuole, ad esempio, fare pubblicità ad una propria attività, deve rivolgersi a diversi uffici: uno per la pubblicità temporanea, uno per quella fissa, uno per la segnaletica su strada, uno per le riscossioni ed i pagamenti, ecc. Intendiamo riorganizzare gli uffici basandoci su quelle che sono le reali esigenze del cittadino. Tornando al nostro esempio: si vuole fare pubblicità? Bene, in un unico ufficio il cittadino troverà la risposta a ogni tipo di esigenza egli abbia in merito alla pubblicità.

  • Rispetto delle norme sulla comunicazione di informazioni: l’amministrazione non deve chiedere più un’informazione se ne è già in possesso.

  • Informatica e innovazione tecnologica: Il servizio Informatica deve essere centrale per l’amministrazione.

    • Prerequisito indispensabile è una reale formazione dei dipendenti alla dematerializzazione degli atti e all’informatizzazione dell’attività amministrativa, come previsto dal Codice per l’Amministrazione Digitale

    • Anni fa si comunicava con le lettere, poi siamo passati alle e-mail con il computer e oggi usiamo lo smartphone: il Comune di Forlì, invece, usa ancora tantissima, troppa, carta. Abbiamo intenzione di permettere, quindi, a famiglie e imprese di svolgere tutti i propri adempimenti col Comune in modo digitale, mantenendo sempre però un occhio di riguardo a persone anziane o non avvezze alla tecnologia e alle microimprese, che vanno accompagnate all’uso dei mezzi informatici, anche tramite un apposito ufficio a ciò dedicato.

    • Promuovere il “riuso del software” da altre Pubbliche Amministrazione ed in particolare il software open source, come specificato dalle linee guida dell’Agenda Digitale del Governo.

  • Vera razionalizzazione delle Partecipate: è necessario attuare una vera operazione di riduzione e accorpamento, per evitare inutili “poltronifici”. Tutte le partecipate saranno attentamente valutate e lasciate in essere solo se indispensabili. Anche la holding finanziaria Livia Tellus sarà analizzata molto attentamente, coinvolgendo esperti del settore per valutare la sua effettiva utilità.

Valorizzazione dei dipendenti comunali

Per una gestione virtuosa del personale occorre investire sul personale interno, riconoscendolo come vera grande ricchezza e risorsa dell’ente. I dipendenti comunali hanno gli stipendi più bassi di tutto il settore del pubblico impiego e ciò è qualcosa su cui l’amministrazione comunale non ha margini di manovra. Occorre perciò incentivare e valorizzare i dipendenti con altre modalità:

  • Incrementare i corsi interni per aumentare conoscenza e professionalità del personale, con conseguente minor uso di incarichi esterni.

  • Rimodulare gli incentivi alla progettazione ed i premi produzione, per premiare chi effettivamente lo merita basandosi su criteri oggettivi, senza favoritismi personali. Valutare la reale utilità delle attuali “posizioni organizzative” mantenendo solo quelle realmente necessarie, anche al fine di recuperare risorse da destinare al salario accessorio.

  • Ruoli di responsabilità affidati solo a chi abbia i titoli di studio e le specializzazioni necessarie.

  • Collaborazione fra i vari Servizi, nell’interesse dell’efficienza generale e stop ai “comparti stagni” tra uffici.

  • Realizzazione di colloqui informali volti a recepire suggerimenti, aspettative, idee da parte del personale per il miglioramento dei servizi al cittadino.

  • Ricollocazione presso altri uffici di coloro che possano avere maggiore soddisfazione professionale e possano garantire maggiore produttività e qualità produttiva tramite un sistema ad “interpelli”: ogni volta che si creerà un posto libero in una qualsiasi posizione della pianta organica comunale, verrà pubblicata sul sito intranet del Comune, in una sezione riservata ai dipendenti comunali. Gli interessati a quel posto, che rivestono la stessa qualifica funzionale, potranno segnalare il loro desiderio di essere trasferiti (modello “Job Posting”). Ogni decisione verrà presa nella massima trasparenza e condivisione delle scelte.

Buon Esempio e Meritocrazia

  • Eliminazione dei costi inutili della politica: partendo da una drastica riduzione (almeno dimezzamento) dei costi di personale, assunto con chiamata diretta, nel gabinetto del sindaco e nelle segreterie degli assessori.

  • Chi sbaglia paga: attivazione di azioni di responsabilità contro dirigenti e funzionari di vertice che commettono, o hanno commesso in passato, gravi errori o azioni contro l’interesse pubblico, con addebito dei costi da loro prodotti e sostenuti dalla comunità.

  • Recupero gettoni o altri emolumenti non dovuti: reale recupero dei gettoni di presenza non dovuti anche per i consiglieri non attualmente in carica, così come i compensi elargiti in eccesso al CdA di Livia Tellus e ogni altro simile emolumento o compenso erogato ma non dovuto per legge. Il buon esempio deve partire dal vertice, senza eccezioni per nessuno!

  • Corretta gestione calore negli edifici comunali: è necessario dare il buon esempio contro gli sprechi partendo dagli edifici comunali, mai più finestre aperte perchè fa troppo caldo d’inverno. Gli edifici comunali dovranno essere dotati di un sistema di gestione calore efficiente che garantisca un riscaldamento e raffrescamento efficace per garantire il comfort dei dipendenti, senza sprechi o favoritismi.

Bilancio Comunale

  • Riduzione tassazione locale: le tasse locali del Comune di Forlì sono praticamente tutte al massimo, nonostante il bilancio, almeno sulla carta, sia in buona salute. Sarà nostra cura, dopo una attenta verifica della reale situazione del bilancio comunale, valutare adeguamenti e riduzioni. Certamente miriamo ad una IRPEF comunale realmente progressiva per fasce di reddito.

  • Bilancio partecipato: introduzione nello statuto comunale e successiva regolamentazione del processo di democrazia diretta tramite il quale i cittadini potranno decidere come utilizzare una parte di risorse comunali destinate ai quartieri, per la realizzazione di opere pubbliche o per altre migliorie. Parallelamente il bilancio comunale nel suo insieme dovrà essere un vero Bilancio Sociale che informa i cittadini sulle attività realizzate e sui servizi erogati nel corso dell’anno e ne raccoglie le valutazioni.

  • Lotta all’evasione: miglioramento dell’efficacia del servizio recupero evasione tributaria. Valutare anche la stipula di accordi speciali tra Associazioni di categoria, Comune e Agenzia delle Entrate, già realtà in vari Comuni, per i quali sia possibile inoltrare segnalazioni di potenziali irregolarità su concorrenza sleale e abusivismo. Una percentuale dei proventi di queste sanzioni saranno introitati dal Comune per essere reinvestiti nello sviluppo economico della città.

  • Riscossione dei crediti con “cartelle sagge”: valutare la possibilità di internalizzare la riscossione dei crediti, in modo tale da combinare il rispetto dei principi contabili e della legalità, ma evitando ogni forma di pressione sul contribuente tale da ingenerare uno “stato di paura” nei confronti delle istituzioni. Mai più “cartelle pazze” dove a causa di errori vengono chieste ai cittadini cifre non dovute, ma “cartelle sagge” dove viene punito solo chi realmente “fa il furbo”.

  • Derivati: le precedenti amministrazioni comunali hanno impiegato derivati finanziari in modo poco saggio. Queste scelte sbagliate ora “costano” ai forlivesi circa un milione di euro all’anno. Ci impegniamo ad una attenta e concreta valutazione giuridica, eventualmente comprensiva di azioni legali, relativa all’eliminazione di questi titoli “tossici”.

  • Investimenti: metteremo in atto una più precisa programmazione degli investimenti, che migliori la progressiva riduzione degli oneri finanziari a favore di un bilancio che consenta, grazie agli avanzi realizzati, maggiori investimenti in manutenzioni straordinarie e nuovi interventi.

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