Programma Immigrazione 2019

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L’immigrazione è un tema molto complesso da affrontare, proprio per questo lo Stato si riserva la potestà legislativa ex art. 117 Cost.. I margini di manovra di una amministrazione comunale sono molto ristretti, tuttavia, nel rispetto della legge nazionale, si possono mettere in campo alcune misure con il fine di migliorare l’integrazione e gestire in maniera sistematica e controllata i migranti sul proprio territorio.

Le proposte contenute in questo capitolo, quando parliamo di migranti, riguardano unicamente i cittadini extracomunitari , che hanno anche temporaneamente acquisito i diritti derivanti dal proprio status secondo le prescrizioni di legge vigente. I migranti cosiddetti irregolari, invece, restano in carico allo Stato che ne definisce la posizione permissiva nei tempi e modi stabiliti dalla Legge. In qualità di amministratori locali, al fine di garantire a tutti gli abitanti una civile convivenza, sarà nostro dovere mettere in campo tutte le azioni necessarie per contrastare la clandestinità nel nostro territorio.

La maggior parte dei migranti, sparsi in modo non omogeneo in tutto il territorio comunale, accolti in passato delle diverse Amministrazioni, riscontrano notevole difficoltà ad inserirsi nella vita sociale della comunità forlivese. Le ragioni di tali difficoltà sono imputabili alle diversità culturali, religiose, del tipo educazione ricevuta (a seconda del paese di provenienza), e soprattutto alla loro condizione psicologica, a causa delle diverse esperienze vissute nei paesi dove vi è in atto la guerra. Tuttavia, la situazione viene aggravata dalla pressione demografica che i migranti e profughi esercitano sulla città, sia per numero di presenze che per distribuzione polarizzata in alcune zone. Il fenomeno è complesso e di competenza governativa nazionale, ma l’amministrazione comunale può attivare politiche di integrazione e di mitigazione di questa pressione distribuendola sul territorio evitando ghettizzazioni, predisponendo un piano di accoglienza sostenibile da sottoporre alla Commissione Territoriale.

La nostra Amministrazione si porrà come obiettivo primario quello di garantire un’integrazione più efficace, offrendo una sana crescita psico-fisica dei migranti. Di seguito le nostre proposte.

Un’integrazione più efficace

Il potenziamento e l’attivazione di appositi corsi, con frequenza obbligatoria certificata, per l’apprendimento della lingua italiana, dell’educazione civica, della religione, dei diritti delle donne, degli usi e costumi del nostro paese è di fondamentale importanza al fine di garantire un’efficace integrazione con la comunità ospitante. Infine, altro strumento per sostenere il processo di integrazione è quello di tenere un “dialogo” stabile con i gruppi di stranieri presenti sul territorio forlivese, attraverso l’istituzione di presidi di ascolto e mediazione avvalendosi anche dell’ausilio dei migranti di seconda generazione, oltre che in convenzione con l’università, sia per aiutare che per prevenire i conflitti tra i migranti.

Una maggiore attività di controllo e monitoraggio

L’attività di controllo dei fenomeni criminali correlati all’immigrazione, non è solo quella che possono effettuare le forze dell’ordine, ma anche quella che può mettere in atto l’Amministrazione comunale. Quest’ultima, infatti, può avviare un serio ed efficace contrasto ad eventuali speculazioni delle cooperative sull’accoglienza, ed allo sfruttamento del lavoro e del caporalato, mediante una costante collaborazione con le autorità competenti (Prefettura, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza). Come opposizione nel precedente mandato non disponevamo di una vera e reale contezza delle somme che gestisce il Comune, la loro provenienza e di come venivano realmente distribuite ed assegnate. Nell’ottica della trasparenza, che ha sempre distinto il nostro operato nella consiliatura, se saremo alla guida della città porteremo alla conoscenza della cittadinanza quello che finora poteva essere definito il “business dell’immigrazione” e che, in sinergia con il governo in carica, diventerà invece una “buona pratica di accoglienza sostenibile”. Seguendo questa scia l’Amministrazione 5 Stelle porterà avanti un obiettivo essenziale, ovvero, quello di migliorare la qualità dei servizi erogati, garantendo contemporaneamente una reale trasparenza al cittadino. Infine, e nei limiti di legge previsti, impiegheremo la polizia locale in presidi sul territorio, come riportato nel nostro capitolo sicurezza, ed in collaborazione con tutte le forze dell’ordine istituiremo un osservatorio per il monitoraggio del fenomeno.

No ai ghetti e nessun canale preferenziale nelle case popolari

In accordo con il programma sull’urbanistica e sul welfare, si promuoverà una politica abitativa che miri a favorire l’accoglienza graduale e controllata degli stranieri, ma che non favorisca la concentrazione degli stessi solo in alcune zone della città. Questo per evitare sia situazioni di conflitto tra individui provenienti da nazioni e culture diverse, sia atteggiamenti di chiusura verso la nostra cultura, ma anche per evitare la percezione di pressione demografica che gruppi omogenei più o meno numerosi esercitano sui nostri cittadini.

In collaborazione con i consolati attiveremo un canale informativo sui richiedenti di case popolari per verificare il possesso di altre proprietà abitative, poichè questo eventuale possesso precluderebbe l’assegnazione della casa popolare. Per equità di trattamento tutte le persone, anche di cittadinanza italiana, che hanno un’abitazione di proprietà intestata in Italia o in qualsiasi parte del mondo non potranno usufruire degli alloggi di edilizia popolare.

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