Programma Commercio 2019

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Consapevoli dei grandi cambiamenti che questo settore sta sopportando, vogliamo accompagnare i commercianti nella nuova dimensione, nelle nuove modalità e nelle nuove tipologie di scambio commerciale. Siamo anche consapevoli che stiamo attraversando una transizione che bisogna governare per non perdere di vista le risorse, le capacità, la sapienza che provengono dal passato e declinarle invece nel futuro. Per farlo occorre la collaborazione di tutti: delle Associazioni, dei singoli commercianti, dell’Amministrazione e della Politica. Occorre la sensibilità e l’onestà intellettuale per capire questo passaggio dove passato e futuro si devono necessariamente parlare, consapevoli che niente sarà come prima, che bisogna agire nel presente velocemente ed accompagnare con coraggio l’innovazione. Le attività commerciali, soprattutto nei centri storici, hanno pagato un prezzo altissimo, pertanto vanno reinventate, adattate alla nuova domanda, occorre portare nuova domanda tramite nuovi residenti, vanno integrate con le attività di pubblico esercizio in modo da costituire quella rete di vitalità e di presidio dei nostri centri urbani che è purtroppo venuta a mancare negli ultimi anni.

Di seguito le nostre proposte relative al sostegno e allo sviluppo del commercio, toccate anche negli altri capitoli del nostro programma:

  • Tavolo permanente di confronto presso l’assessorato per le politiche del lavoro e occupazione, tra portatori di interessi diffusi, associazioni datoriali e Amministrazione comunale, si occuperà di programmazione, di crisi aziendali, di ricerca finanziamenti, di promozione, e periodicamente ospiterà gli assessori e i tecnici degli altri Comuni del territorio.

  • Ridimensionamento delle tassazioni comunali sulle imprese commerciali e artigianali presenti nel centro storico. In base capienza dei tributi fino ad ora riscossi dal Comune si prevede una loro riorganizzazione al fine di poter prevedere riduzioni per le imprese insediate in aree svantaggiate o che richiedono interventi di rilancio come ad esempio per il centro storico. La tassa per occupazione suolo pubblico è da semplificare (ora sono 19 pagine piene di definizioni e divieti). Alcune misure che stiamo valutando per incentivare l’apertura di nuovi esercizi in centro storico sono: azzeramento tassa occupazione suolo pubblico (oppure sconto da definire sulla tassa rifiuti) per i primi due anni per ogni nuova apertura; ai proprietari che affittano locali per i negozi ad affitto calmierato si applicherà una riduzione dell’IMU per i primi due anni.

  • Lotta alla concorrenza sleale e all’abusivismo, studiando anche strade alternative come accordi speciali tra associazioni di categoria, Comune e Agenzia delle Entrate, già realtà in vari Comuni, per inoltrare segnalazioni di potenziali irregolarità, i cui proventi da sanzioni possano essere introitati in parte dal Comune per essere reinvestiti nello sviluppo economico.

  • Previa verifica del bilancio comunale, si propone di creare appositi capitoli in cui aggregare in modo omogeneo risorse economiche dedicate espressamente alla rivitalizzazione di aree strategiche del centro per il rilancio delle attività commerciali e artigianali.

  • Apertura di un ufficio specifico per il centro storico che raggruppi tutte le parti interessate al rilancio in modo da coordinare gli interventi in maniera organica e completa e nel contempo monitorare e verificare gli effetti di ogni intervento (quello che nel progetto già esistente del 2008 veniva chiamata “agenzia per il centro storico”); tale ufficio avrà anche il compito di ascoltare cittadini, istituzioni e associazioni per raccogliere idee e progetti ed aiutarli in tutte le pratiche burocratiche comunali riguardanti attività in centro.

  • Redazione di un piano del commercio in centro storico che sia anche una guida e una consulenza a chi vuole aprire un’attività in centro storico.

  • Formulare linee guida per il decoro urbano: vetrine di esercizi commerciali sfitti, dehors, porticati, piazze e vie pedonali di particolare interesse pubblico.

  • Autorizzare dimensioni degli immobili ad uso commerciale più grandi in centro storico per favorire l’appetibilità commerciale degli edifici. Permettere di utilizzare anche il piano superiore per i negozi almeno nelle vie di accesso primario e nella zona dello shopping.

  • Adeguato potenziamento delle linee di trasporto pubblico con fermata in centro, in modo da fornire un collegamento diretto tra tutti i quartieri, anche i più periferici, e il centro e tariffe agevolate per chi lavora o abita in centro.

  • Prevedere anche specifiche variazioni al Regolamento Urbanistico Edilizio relativamente alle destinazioni d’uso ammissibili per i locali utilizzabili a vetrina nell’area destinata al passeggio ed allo shopping che possiamo definire “quadrilatero del cuore” forlivese, al fine della sua massima valorizzazione.

  • Razionalizzazione dei parcheggi in centro storico, valutando la fattibilità di parcheggi sopraelevati o sotterranei a “silos” ove spostare i parcheggi attualmente a bordo strada, per liberare le vie più centrali e creare piste ciclabili in sicurezza.

  • Elaborazione di un piano di valorizzazione delle frazioni e delle aree periferiche con potenziamento dei collegamenti, sperimentando forme di gratuità proprio nei collegamenti centro/periferia, dell’illuminazione pubblica e revisione della rete infrastrutturale.

  • Urbanistica partecipata, la pianificazione territoriale determina sia la qualità di vita, sia la ricchezza locale e pertanto è necessario importare e integrare i processi decisionali consueti con quelli più avanzati, soprattutto in un campo come quello del commercio che sta attraversando una profondo cambiamento. In questo momento le decisioni migliori non possono prescindere dalle sollecitazioni poste dalla comunità, poiché i cittadini con le loro nuove esigenze e gli operatori che investono devono essere coinvolti direttamente nel processo di trasformazione e nel governo del territorio.

  • Sviluppare interventi, sul territorio e nei luoghi dedicati (fiere, manifestazioni ecc.) di promo/commercializzazione e marketing turistico che dovranno vedere anche la partecipazione delle associazioni di categoria e di tutte le realtà (pensiamo all’enogastronomia, piuttosto che all’attività di ricezione turistica) che operano quotidianamente nel settore turistico. Una buona azione di promozione, pubblicità per Forlì potrá attrarre turisti, e residenti temporanei come studenti universitari (oggetto di attenzione nel nostro programma scuola/università), entrare nel circuito dei congressisti, degli operatori commerciali e degli imprenditori che arrivano in Romagna. Forlì gode di una posizione centrale che unita a buoni servizi e sicurezza può essere competitiva.

  • Promuovere degli eventi di valorizzazione storica con perfomance dal vivo così da attivare tutta la filiera produttiva e commerciale per presenze turistiche, ristorazione, vendita di gadget, costumi ecc.

  • Concessione permessi e agevolazioni per la creazione di alberghi diffusi negli edifici del centro.

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