Il Comune coi soldi dei forlivesi tenta di pagare una multa presa da un dipendente! Ma dopo l’intervento del M5S l’atto viene annullato

soldi-comuneL’avevamo detto: nessun atto comunale “disinvolto” passerà. Nessuna delibera “equivoca” diventerà operativa. Il compito del M5S è questo: ripristinare la legalità amministrativa ed evitare che a pagare sia sempre il cittadino. Ennesima dimostrazione, l’atto con cui una multa a carico di un dipendente comunale stava per essere coperta coi soldi di tutti noi.
Tutto è nato dalla consultazione degli atti pubblicati sull’albo pretorio del Comune che facciamo quotidianamente. Ci siamo accorti, basiti da ciò che stavamo leggendo, che la dirigente Alessandra Neri aveva impegnato 1424,80 euro di soldi pubblici per pagare un’ammenda derivante da un reato penale che, per legge, è a carico della persona e non dell’amministrazione per cui lavora. Ebbene, il beneficiario di questo “regalino” sarebbe stato il dott. Davide Bondi, responsabile del Servizio di prevenzione e protezione del Comune e delegato per la formazione dei lavoratori, che, come rilevato dagli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Ausl Romagna, a seguito di un sopralluogo presso la scuola dell’infanzia Bruco, non avrebbe assicurato l’aggiornamento triennale a due addette all’emergenza della scuola, e per questo è stato sanzionato penalmente. Ma lo stupore, sommato all’indignazione, è cresciuto ancor di più quando ci siamo soffermati a leggere le motivazioni addotte dalla dirigente per addebitare ai forlivesi quella multa scaturita da una negligenza personale del dipendente. Secondo la Neri, infatti, il Bondi non avrebbe potuto obbligare le addette a seguire il corso di formazione, che per legge è obbligatorio. Immediato è stato il deposito di una nostra interrogazione all’ultima seduta del Consiglio comunale, che però non è stata discussa, ma rinviata “per approfondimenti”.
Ebbene, dopo un po’ di tempo, ecco il colpo di scena: dal Comune viene emesso un nuovo atto che va ad annullare il precedente (quello della dirigente Alessandra Neri) ed a correggere in extremis quello che poteva essere un potenziale illecito. Insomma, anche questa volta ci hanno provato e se non ci fosse stato il M5S a controllare tutto ciò che avviene in Comune come al solito avrebbe pagato Pantalone.
Vorremmo ricordare a tutti che più volte il M5S ha “colto in castagna” l’amministrazione a guida Pd a fare cose irregolari. Come ad esempio l’erogazione illegittima di gettoni di presenza a consiglieri che non ne avevano diritto, da noi scoperta e subito denunciata, fummo fra i primi a restituire le somme, e costringemmo anche a restituire chi, sia nel centrodestra che nel centrosinistra, non voleva farlo; oppure l’assunzione di una collaboratrice diretta del sindaco Drei, senza che avesse la laurea obbligatoria per legge; o ancora l’affidamento diretto, con delibera di giunta, di un incarico professionale al geologo Dall’Olio, capogruppo del Pd di Parma. E ci fermiamo qui, anche se l’elenco potrebbe continuare.

Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri del M5S per il Comune di Forlì

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Un commento all'articolo

  1. L’azienda Italia è stata gestita ad uso personale da tutti i dirigente al politico di turno con conseguenti disastri ambientali ed economici etc.

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