Giunta indagata, oggi la camera di consiglio, a breve la decisione del Tribunale se continuare le indagini

indagati-dallolioSi è tenuta oggi, al Tribunale di Forlì, la camera di consiglio presieduta dal Giudice Massimo De Paoli, che deciderà se proseguire o meno le indagini sulla vicenda dell’incarico esterno conferito da Sindaco e Giunta di Forlì ad un geologo loro collega di partito, capogruppo del Pd di Parma, sollevata da un esposto del Movimento 5 Stelle. Il Dott. De Paoli comunicherà la decisione nei prossimi giorni.

“Durante la seduta sono intervenuti i tre avvocati che difendono il Sindaco Drei e la sua Giunta, ma la difesa è apparsa subito molto debole”, è l’esternazione a caldo del Consigliere 5 Stelle Daniele Vergini, presente in aula. “Si sono limitati a dire che il procedimento amministrativo di nomina è corretto, cosa palesemente falsa, ma soprattutto hanno sostenuto che il nostro sarebbe il tentativo di portare impropriamente in sede penale una polemica politica. Al contrario noi pensiamo che, se non saranno approfonditi fino in fondo i fatti, i cittadini potrebbero essere legittimati a pensare che un organo politico può selezionare impunemente e a piacimento a chi conferire incarichi esterni, anche fra i propri colleghi di partito, cosa invece espressamente proibita dalla legge”.

“L’avvocato Antonio Brogliato, che ha curato la nostra richiesta di opposizione all’archiviazione, ha invece ben spiegato le motivazioni per cui le indagini finora svolte siano incomplete, il PM ha richiesto l’archiviazione dell’indagine a carico della parte politica con le seguenti motivazioni: “resta, comunque, un ragionevole dubbio che tali componenti dell’organo collegiale (Sindaco e Giunta n.d.r.) siano stati ignari dei profili di illegittimità dei provvedimenti amministrativi, in presenza di ‘personalità’ forti ed autorevoli, che li hanno condotti a determinate dichiarazioni di voto favorevole, tenuto conto soprattutto del ‘ruolo gregario’, svolto negli accadimenti”. Motivazioni a nostro parere insufficienti anche perchè i diretti interessati non sono mai stati sentiti, ed è molto difficile per noi immaginare come i dirigenti comunali, nominati direttamente dal Sindaco, possano esercitare su di lui pressioni tali da porlo in un ruolo gregario, significherebbe che la città è in mano a politici senza personalità che firmano qualunque cosa senza nemmeno leggerla, assoggettati passivamente a tecnici non eletti dal popolo che però, guarda caso, nominano loro colleghi di partito”, spiegano Vergini ed il collega Simone Benini.

“Per tutti questi motivi, nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura, abbiamo ritenuto di opporci a questa archiviazione. Ora attendiamo l’esito, ma anche nel caso in cui non fossero ravvisati reati penali si è indubbiamente trattato, a nostro avviso, dell’ennesima leggerezza di questa Giunta e l’ennesimo favore agli amici di partito in spregio al concetto di meritocrazia che invece vorremmo tornasse ad essere centrale nell’amministrazione della cosa pubblica del Comune di Forlì e sarà uno dei punti principali del nostro programma per le amministrative 2019”, concludono i pentastellati.

AGGIORNAMENTO del 6/6/2018:
Il GIP ha deciso di archiviare il procedimento, resta un po’ l’amaro in bocca perchè è stato ritenuto di non sentire i diretti interessati, però pochi giorni dopo è stato confermato che le indagini continuano su un dirigente ed un tecnico comunale, a questo punto chiediamo che il comune, se partirà un processo si costituisca parte civile, perchè delle due l’una: o i politici sapevano ed erano complici, oppure non sapevano e sono stati “gabbati” ma in questo caso per dimostrare la loro buona fede non bastano le parole ma sono necessarie azioni concrete.

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