Benini e Vergini (M5S Forlì): “Avolio esce dal M5S ma resta in consiglio comunale: si dimetta, ha tradito il patto con gli elettori”

“E così il consigliere comunale Daniele Avolio ha finalmente deciso di prendere la sua strada. Da un comunicato d’agenzia apprendiamo che contribuirà a costruire una non meglio precisata “formazione politica ancora in fase di evoluzione”, motivando la sua scelta politica e personale dietro un profluvio di parole generiche e giustificazioni clamorosamente enunciate col “plurale maiestatis” come un semplice e modesto Re d’Italia o un un Marco Tullio Cicerone qualunque dell’antica Roma… tentativo imbarazzante che possiamo spiegare con pochi fatti: in realtà Avolio si era già posto ai margini del MoVimento 5 stelle con la sua precedente condotta, sanzionata da una mozione di sfiducia di attivisti e simpatizzanti del territorio, sottoposta da tempo all’esame dello staff di Beppe Grillo. Ha semplicemente anticipato i tempi e s’è fatto da parte… a questo punto della sua parabola politica gli chiediamo una semplice cosa: dimissioni immediate da consigliere comunale”, questo il commento dei due consiglieri comunali del M5S Daniele Vergini e Simone Benini all’uscita di Avolio.

I due pentastellati, prendendo definitivamente le distanze, si limitano ad elencare una serie di fatti: “Dopo la sua elezione, fin dall’estate scorsa, non aveva partecipato più alle riunioni del Meetup, rifiutandosi di aderire agli indirizzi dettati democraticamente da iscritti, attivisti e simpatizzanti del MoVimento, rendendosi di fatto autoreferenziale ed assolutamente non in linea con gli indirizzi dell’assemblea, organismo che lo stesso Avolio, all’atto della candidatura, aveva legittimato e riconosciuto nella cosiddetta graticola. Aveva risposto negativamente all’ipotesi di rotazione semestrale del ruolo di capogruppo in consiglio comunale, votata a maggioranza all’interno del gruppo consiliare stesso. Si era detto contrario alla verifica semestrale dell’attività svolta in Municipio prevista dal programma elettorale per le amministrative. Per mesi interi non ha partecipato alle iniziative svolte sul territorio, trincerandosi dietro l’unicità del ruolo assunto in consiglio comunale e senza rispondere più alla base. Questa sì che è una scelta da “prima repubblica”, da politico “vecchia maniera”, che, una volta occupata la poltrona a Palazzo, si crede arrivato e del suo operato non risponde più ad alcuno, se non a se stesso”: aggiungono Daniele Vergini e Simone Benini.

“Nel goffo tentativo di ‘rimediare’ a questa sua inadempienza nei confronti degli elettori, lo stesso Avolio aveva fondato due mesi fa un proprio meetup… con lista degli iscritti ‘segretata’ e un calendario delle iniziative perennemente vuoto… salvo poi, alla vigilia della sua uscita dal Movimento, addirittura cancellare la pagina web e farla scomparire nel nulla!”: commentano anche i due portavoce del Meetup “Forlì per le 5 Stelle” Federica Vignoli ed Eros Brunelli che, a nome di attivisti e simpatizzanti, aderiscono all’invito rivolto ad Avolio di “dimettersi immediatamente” per aver tradito il patto elettorale idealmente siglato con gli elettori al momento della candidatura.

“Avolio giustifica le sue scelta autoreferenziali appellandosi al diritto di svolgere le sue funzioni in “assenza di vincolo di mandato” , che in realtà è riconosciuto in Costituzione (articolo 67) soltanto per i membri del Parlamento chiamati a rappresentare la Nazione… più modestamente, a livello locale, ogni consigliere eletto deve o dovrebbe rispondere soprattutto al suo territorio ed agli impegni assunti all’atto della candidatura, impegni che Avolio ha tradito e ripetutamente e gravemente disatteso”, conclude la nota congiunta del Gruppo Consiliare e del Meetup “Forlì per le 5 Stelle”.

Un commento all'articolo

  1. Non ho letto tutto, perchè ho un po fretta e spengo il pc, ma stasera me lo rileggo bene. Un saluto

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