Autostrada Orte-Mestre (E45-E55): noi diciamo no!

Il progetto di ammodernamento della E45 / E55, approvato nella seduta dell’8 novembre 2013 dal CIPE (Comitato Interministeriale per la programmazione economica) e che rientra nell’elenco delle infrastrutture strategiche, in conformità a quanto previsto dalla «legge obiettivo» e automaticamente inserita nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL), nel post elezioni europee, torna prepotentemente di attualità.

L’autostrada Orte-Mestre, costituisce una delle opere più grandi e impattanti previste nella «legge obiettivo» ma come confermato dalla Commissione europea, il corridoio autostradale Civitavecchia-Orte–Mestre non è ricompreso tra i corridoi infrastrutturali e intermodali considerati strategici per lo sviluppo delle vie di comunicazione in Europa.

Come noto, il soggetto promotore del progetto autostradale risulta essere insieme ad ANAS S.p.A., una cordata di imprese e di banche capeggiata dalla Società GEFIP Holding, di proprietà dell’europarlamentare Vito Bonsignore, coinvolto nella Tangentopoli di vent’anni fa, con una sfilza di procedimenti giudiziari, ora artefice del rilancio della mega opera con la benedizione del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ovviamente desideroso di legare il suo nome ad un’opera destinata a restare nella storia d’Italia, dimostrando che il governo delle larghe intese (prima LETTA e ora RENZI) non solo è vivo e vegeto, ma quando si tratta di affari con nove zeri anche molto attivo.

Tale infrastruttura, verrà realizzata quindi integralmente in regime di project financing con un investimento complessivo stimato in quasi 10 miliardi di euro, circa 2 miliardi e 600 milioni in più di quelli inizialmente preventivati dal CIPE e sarà affidata in concessione per 50 anni. La società che si aggiudicherà l’appalto e la concessione dell’opera potrà inoltre beneficiare della prima applicazione della legge per la defiscalizzazione delle opere di project financing, con un credito di imposta, quantificabile in circa 2 miliardi di euro, riconosciuto su Ires, Irap e Iva e valido per 15-20 anni. I rimanenti 8 miliardi di euro necessari per realizzare l’opera dovrebbero essere anticipati dalla stessa società privata utilizzando il sistema di project financing e di project bond, fatto salvo il sostegno pubblico, qualora le condizioni pattuite in sede di convenzione sulla base del Piano economico e finanziario dovessero venire meno (ad esempio livelli di traffico insufficienti).

L’opera prevede la realizzazione ex novo di una autostrada a quattro corsie nel tratto Ravenna-Mestre e l’adeguamento della superstrada E-45, per un percorso complessivo di 396 chilometri, con139 chilometri di ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli 2 barriere di esazione e 15 aeree di servizio, attraversando Lazio, Umbria, Toscana, Romagna e Veneto, interessando 11 province e 48 Comuni. Il tracciato della nuova autostrada interferisce con importanti zone di interesse storico, paesaggistico ed ambientale come, per esempio, il Parco delle Foreste Casentinesi, la Valle del Tevere, il Delta del Po, le Valli del Mezzano, la Laguna di Venezia, la zona archeologica nei dintorni di Lova, la Riviera del Brenta. Solo nel tratto Romagnolo-Veneto il consumo suolo sarebbe stimato in 3.300.000 mq di terreno, per la quasi totalità agricolo ed il tracciato autostradale andrebbe ad interessare 11.000 ettari di siti di interesse Comunitario, 5800 zone a Protezione Speciale, e 8300 ha di parchi regionali.

La strada statale 309 Romea, è stata classificata, come riportato dai rilevamenti statistici dell’ACI e dell’ISTAT, come una delle strade più pericolose di Italia, come numero di incidenti stradali per chilometro e al numero di decessi per incidente. Governo, Regione Veneto e ANAS S.p.A. hanno demandano la risoluzione del problema legato alla insicurezza dell’arteria SS 309, alla realizzazione della nuova autostrada Orte-Mestre, parallela all’attuale Romea commerciale, ma il progetto preliminare approvato dal CIPE non contiene alcun provvedimento significativo diretto alla riqualificazione messa in sicurezza della SS 309 Romea, come scarsi sembrano i fondi per la manutenzione della E45 esistente, il cui stato di degrado e perenne presenza di cantieri è tristemente nota a tutti i cittadini.

A fronte delle gravi ripercussioni che la realizzazione della nuova autostrada comporterebbe in termini di consumo di suolo, aumento dell’inquinamento atmosferico ed acustico, aumento del rischio idrogeologico, danni al settore agricolo e turistico, riversamento di traffico sulla viabilità locale e sulle vecchie arterie statali (non a pagamento), per noi del MoVimento 5 Stelle il ritiro del progetto preliminare è l’unica soluzione.

Chiediamo che siano assunte iniziative per avviare, in tempi rapidi, un programma di interventi urgente per la messa in sicurezza del tracciato dell’attuale E45 e della SS 309 Romea, finalizzato alla riqualificazione e al potenziamento delle infrastrutture esistenti, al fine di migliorare la viabilità e la sicurezza sull’arteria.

Di aprire un tavolo di confronto con tutte le amministrazioni locali interessate dal tracciato, le associazioni di categoria, le forze sindacali, le associazioni e i comitati ambientalisti, al fine di raccogliere le loro istanze ed individuare alternative più sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico, sia sul breve che sul medio periodo.

Noi chiediamo con forza a tutti i cittadini Romagnoli (Veneti, Toscani, Umbri e Laziali) di non permettere la realizzazione di questa OPERA e di gridare con forza il proprio sdegno. E’ pura follia !

Se non ti occupi di politica, la politica si occuperà di te !

MoVimento 5 Stelle Forlì

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